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Immagine
Nitticora posata su un ramo © Nitticora (Mauro Brambilla)

Oasi Garzaia di Pederobba

L’Oasi Garzaia di Pederobba ricade in una zona di grande valore naturalistico tra le provincie di Treviso (nei territori comunali di Pederobba, Valdobbiadene e Segusino) e di Belluno (nel comune di Fener), dove il Piave si immette nell’area pedemontana.

L’alveo del fiume in questo tratto è caratterizzato da ampie distese di ghiaia, da boschi ripariali dominati da pioppi e salici, con sottobosco rado costituito da Amorfa Amorpha fruticosa e Buddleia Buddleja davidii, e da terrazzamenti ricoperti da vegetazione erbacea, tipica delle zone a “magredo”.

L’area è circondata da due corsi d’acqua: il fiume Piave, a carattere torrentizio e le risorgive delle fontane di San Giacomo, a scorrimento lento. L’intero ambito si estende su una superficie di 163 ettari, della quale l’Oasi occupa la parte centrale, il bosco, per un'area di 6 ettari nella quale nidificano gli aironi (garzaia). I nidi sono posti su alberi maturi di pioppo ad altezze variabili tra i 4-5 ed i 10-15 metri di altezza.

Indirizzo

Via Guglielmo Marconi, 8
31040 Pederobba TV
Italia

Orari

La visita è consigliata nei mesi primaverili ed estivi, durante i quali si può assistere alla nidificazione degli Aironi e osservare le specie in migrazione, che spesso vi fanno sosta per alimentarsi prima di sorvolare le Alpi. L’accesso al sentiero è libero e aperto tutto l’anno, restando sul sentiero segnalato. E' invece (sempre) vietato entrare nell’area di nidificazione, per motivi di conservazione. Il sentiero è comunque studiato per la fruizione naturalistica in tutti i suoi aspetti. Il Centro visite e CEA apre su prenotazione per visite guidate di scolaresche e gruppi. Al Centro visite è sempre disponibile un dispenser contenente un pieghevole sull’Oasi e sul percorso.

Come arrivare

Per raggiungere il Centro visite - CEA, punto di partenza delle visite, prendere da Treviso la SR 348 Feltrina direzione Feltre. 

Da Padova, prendere la SR308 fino Castelfranco; poi, sulla SP 667 fino a Cornuda ci si innesta sulla SR 348 Feltrina in direzione Feltre. Arrivati a Pederobba, sempre sulla SR 348, uscire sulla destra, indicazione Stazione Ferroviaria –Lipu Centro visite. 

Da Feltre sempre sulla SR 348 per Treviso. Coordinate 45°52’38.02” N 11°57’53.74” E.

Contatti
Responsabile: Francesco Manzan

Natura

Gli ambienti possono dividersi in 4 tipologie: biotopo di risorgiva, biotopo ripariale, biotopo di greto e biotopo saliceto-pioppeto-arbusteto. Oltre all’area dell’Oasi, si evidenziano alcune zone limitrofe di elevato interesse, oggetto delle visite guidate che i volontari della Lipu effettuano tutto l’anno: il magnifico anfiteatro naturale delle prealpi Trevigiane e le pareti del Monfenera (Massiccio del Monte Grappa), dove possiamo ammirare il Falco pellegrino e, nei mesi invernali, un folto gruppo di corvi imperiali. A volte fa la sua comparsa l’Aquila reale.

Alle Fontane di San Giacomo, dove nidificano il Merlo acquaiolo la Gallinella d’acqua, si può osservare il Martin pescatore, il Piro piro piccolo e talvolta il Pendolino.

 

Dettaglio sentiero visitabile per contemplare l'oasi

Passando sul greto della Piave (da sempre qui chiamato al femminile), si può osservare il raro Smergo maggiore, diverse specie di Aironi, soprattutto quelli che nidificano all’interno della Garzaia : l’Airone cenerino, la Garzetta, la Nitticora, il Tarabusino e, sebbene non nidificanti, l’Airone bianco maggiore nel periodo invernale e l’Airone rosso in dispersione estiva.

Presenti anche alcuni limicoli come il Piro piro piccolo, il Piro piro boschereccio, il Corriere piccolo.

Sulle pareti sabbiose ha nidificato in passato una piccola colonia di Gruccioni. Sono presenti inoltre il Falco pecchiaiolo, la Poiana, lo Sparviero e, durante le migrazioni, anche il Falco pescatore, il Falco cuculo, la Cicogna Bianca e la Cicogna nera. In totale, alla fine del 2013, sono 121 le specie di uccelli che i volontari della Lipu hanno censito. 

La varietà degli habitat ha favorito anche la presenza dei mammiferi quali Volpe, Tasso, Faina, Scoiattolo, Capriolo e qualche Cervo, osservabili soprattutto nelle ore crepuscolari.

L'Oasi

La visita all'Oasi ha inizio dal Centro Visite e Cea (Centro Educazione Ambientale) dell’Oasi, denominato “La Città degli Aironi” e dedicato alla memoria di un attivista Lipu, Lorenzo Orsato. Il centro è situato nello stabile dell’ex stazione ferroviaria, ristrutturata con all’interno sala video, sala diorami, biblioteca, un’area museale ed un mostra fotografica permanente sulle 2 aree IBA – Important Bird Areas - denominate Garzaia di Pederobba e Monte Grappa. 

All’esterno del centro, troviamo un giardino didattico con stagno e un ampio parcheggio, da dove parte il sentiero naturalistico ad anello lungo 6 km dotato di numerosi pannelli didattici, che porta all’Oasi, nelle vicinanza della quale si trovano due punti sosta (ottimi per i pic-nic) dai quali si gode un’ampia panoramica sull’area.

In zona

Dall'Oasi Pederobba parte una strada che porta sul versante sud del Monte Grappa (una Zps), stupenda montagna ricca di biodiversità che è anche un balcone sulla pianura veneta con orizzonti oltre la Laguna di Venezia ed il Golfo di Trieste. Come per la Piave, anche il Monte Grappa è una testimonianza importante della prima guerra mondiale. 

Altra nota interessante è Asolo, tra i più bei centri storici d’Italia ed i suoi Colli. Qui, ad agosto, la Lipu svolge il campo sulle migrazioni dei rapaci.