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Piro piro boschereccio © Marco Venanzi

Piro piro boschereccio

Tringa glareola

Ordine
Charadriiformes
Famiglia
Scolopacidae
Nome scientifico
Tringa glareola
Strategia migratoria
Migratrice a lungo raggio
Apertura alare
56-57 cm
Lunghezza
19-21 cm
Ascolta il canto

Descrizione

Il Piro piro boschereccio è un limicolo di medio-piccole dimensioni e dall’aspetto elegante, alto sulle zampe e con becco dritto e sottile. Assomiglia al Piro piro culbianco ma rispetto a quest’ultimo presenta un piumaggio complessivamente più chiaro, di colore bruno con macchie chiare e barre grigio-biancastre. Come nel Piro piro culbianco, quando è in volo spicca una macchia candida sul groppone. Presenta una lunghezza di 19-21 cm, un’apertura alare di 56-57 cm e un peso medio di 42,5-94 grammi.

Durante la riproduzione frequenta gli ambienti di tundra e di taiga, ricchi d’acqua (torbiere), spesso in presenza di foreste o cespuglieti. Nidifica sugli alberi, usando spesso nidi abbandonati di Turdidi di grosse dimensioni. Al di fuori della stagione riproduttiva, evita le spiagge e le zone di marea e altri habitat marini, frequentando soprattutto aree aperte interne, con presenza di acqua ferma o a debole corrente. Predilige laghi, stagni e rive fluviali con presenza di aree fangose o paludose o macchie di vegetazione erbacea igrofila. Frequenta anche saline e risaie. In generale, durante la migrazione può adattarsi anche ad habitat non molto estesi.

Si nutre soprattutto di Insetti.

Il Piro piro boschereccio risulta ampiamente distribuito ad elevate latitudini di una vastissima fascia geografica che si estende dalla Scozia alla Siberia orientale. In Europa la maggior parte delle coppie è concentrata in Russia, Finlandia, Svezia e Norvegia, ma nidifica anche in Bielorussia, Paesi Baltici, Ucraina, Polonia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca e Scozia. È un migratore a lungo raggio che raggiunge aree di svernamento poste prevalentemente alle latitudini tropicali e sub-tropicali del continente africano, nell'Asia meridionale, Filippine, Indonesia ed Australia. La popolazione nidificante nella parte occidentale dell’areale riproduttivo attraversa l’Europa, il Medio Oriente e il Mediterraneo su un fronte ampio.  

In Italia è svernante irregolare (meno di 20 individui stimati), mentre risulta molto frequente durante la migrazione, quando frequenta zone umide sia interne che costiere, quali paludi, prati allagati, risaie, lagune, valli da pesca, estuari, fiumi, rive lacustri, anche in ambiente alpino fino a 2.550 m nelle Alpi piemontesi. La sua presenza è stata rilevata anche in acquitrini stagionali e occasionali che si formano nelle campagne in primavera e autunno a seguito delle piogge. Risulta occasionalmente estivante, prevalentemente con individui immaturi. La partenza degli adulti dalle aree di nidificazione europee inizia a fine giugno, mentre i giovani lasciano i siti riproduttivi con circa un mese di ritardo. In Italia i movimenti migratori sono concentrati soprattutto tra la fine di marzo e maggio e tra luglio e settembre.

Lo Status

Il Piro piro boschereccio ha in Europa uno stato di conservazione sfavorevole a causa del declino demografico registrato in molti Paesi e, in particolare, in Finlandia, che ospita circa il 50% della popolazione europea. Per quanto concerne la migrazione, numerose ricatture di soggetti inanellati collegano le aree di sosta in Italia e Francia alle popolazioni nidificanti in Scandinavia.

Le Minacce

Le principali minacce nelle aree di nidificazione sono la bonifica e la distruzione di zone umide d’acqua dolce e lo sfruttamento della foresta per la produzione di legname. È probabile che una causa significativa del declino demografico vada ricercata anche in possibili mutamenti delle condizioni delle zone umide dell’Africa tropicale e subtropicale. Anche i cambiamenti climatici possono aver influito negativamente sulle popolazioni della specie.

La Tutela

Il transito migratorio nel nostro Paese è abbondante e, stante il cattivo stato di conservazione della specie a livello continentale, le aree maggiormente utilizzate come siti di sosta durante la migrazione meritano particolare attenzione.

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Piro piro boschereccio © Marco Venanzi