Ecologia della cultura
L'ecologia della cultura è il contributo culturale dato all’ambientalismo dalle discipline umanistiche e più in generale da quelle forme di sapere non direttamente o storicamente legate ai temi ambientali, quali invece sono le discipline scientifiche, politiche, educative e di azione sociale.
In altre parole, come esiste un ecologismo della scienza, della politica, della società, così esiste un ecologismo (ecologia) della cultura, che anzi sta assumendo un rilievo sempre maggiore.
L’importanza dell’ecologia della cultura cresce con la crescita dei problemi ecologici, che sempre più coinvolgono la società in ogni suo aspetto, e con la consapevolezza che alla base della crisi ambientale ci siano non soltanto fattori sociali, politici, economici, materiali, ma anche importanti ragioni di natura culturale.
La crisi ecologica dipende dalle nostre pratiche, che impattano l'ambiente e chiamano in causa chiama le conoscenze tecnico-scientifiche, e dipende anche dalle nostre teorie, dai modi in cui pensiamo ed esprimiamo la natura. Dunque, dalle concezioni del mondo, dai valori, dai costumi, dai linguaggi, cioè dal vasto e articolato universo della cultura.
Scopo di fondo dell’ecologia della cultura è quello di analizzare i risvolti culturali della crisi ecologica, specialmente attraverso un'analisi trasversale della storia delle idee e della loro evoluzione, e di avanzare le proposte per un nuovo pensiero, una nuova cultura. Un sapere ecologizzato in tutte le sue forme - le scienze umane, le scienze sociali, le scienze della psiche, le arti, i costumi eccetera - che possa contribuire alla grande impresa della conversione ecologica delle nostre società.
La crisi ecologica dipende dalle nostre pratiche, che impattano l'ambiente, ma anche dalle nostre teorie, dai modi in cui pensiamo, percepiamo, esprimiamo la natura: le idee, i valori, le concezioni del mondo, le mentalità, i linguaggi