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La Storia

La storia della Lipu comincia nella primavera 1965, quando Giorgio Punzo, umanista e naturalista napoletano, stanco di leggere delle mattanze di uccelli che in quegli anni avevano luogo in Italia, tra caccia senza limiti e uccellaggione diffusa, decise di fondare un’associazione che si battesse per la protezione degli uccelli e della natura. In pochi mesi, Punzo pose le basi per la fondazione della Lipu, con il nome di Lenacdu, Lega nazionale contro la distruzione degli uccelli, avvenuta il 13 novembre 1965 a Villa Borghese, Roma , e formalizzata il 22 aprile 1966.

Da quel momento partì la lunga storia della Lipu, le cui azioni porteranno alla nascita in Italia del birdwatching e dell’antibracconaggio, il contributo alla nascita delle direttive Uccelli e Habitat, l’adesione a BirdLife International, la diffusione di Rete Natura 2000 nel nostro paese, la salvezza di specie minacciate come la cicogna bianca, il pollo sultano, il grillaio, la diffusione della cultura ecologica fino alle attività e ai progetti più recenti che hanno fatto della Lipu una delle associazioni ambientaliste più importanti d’Italia e d’Europa.


Storia della Lipu. 
Una cronologia selezionata

 

1965

Nasciamo a Roma, il 13 novembre, per opera di Giorgio Punzo, naturalista e umanista napoletano. Punzo dà all’associazione il nome di Lenacdu, Lega nazionale contro la distruzione degli uccelli.

 

1967

La nostra prima vittoria: il 2 agosto la legge nazionale 799 abolisce le cacce primaverili.

 

1971-73

Nascono il Centro per la riproduzione dei rapaci a Roma e il Centro rapaci a Parma, primi centri recupero della storia.

 

1975

Cambiamo nome: da Lenacdu diventiamo Lipu, Lega italiana protezione uccelli.

 

1979

Nasce l’Oasi Crava Morozzo, la prima della storia della Lipu. La Comunità europea emana la direttiva comunitaria Uccelli, anche grazie al contributo della Lipu.

 

1980

In Sardegna realizziamo il primo campo per la protezione dei falchi della regina, all’Isola di San Pietro.

 

1982

Lanciamo in Italia il Progetto Birdwatching.

 

1983

Il 6 maggio la Lipu “invade” Messina con 5000 manifesti e conquista il Monte Ciccia, territorio di bracconaggio. L’antibracconaggio della Lipu si diffonde in tutta Italia, dal bresciano al nord-est, dalla Campania alla Sardegna.

 

1986

Contribuiamo alla raccolta delle 865.000 firme per il referendum contro la caccia, che la Corte costituzionale impedirà. Lo stesso anno nasce l’Oasi Torrile. Altre oasi presto si aggiungeranno.

 

1990

Al referendum sulla caccia, 19 milioni di italiani dicono no all’articolo 842 che permette l’ingresso dei cacciatori nei terreni privati. Il quorum non è raggiunto ma il risultato è imponente.

 

1992

In pochi mesi, sono approvate la legge Quadro sulle aree protette (394/91), la legge di tutela della fauna (157/92) e la direttiva comunitaria Habitat. Importante in tutti questi casi il contributo della Lipu. Raccogliamo 300.000 firme per salvare peppola, fringuello e marmotta. Nasce BirdLife International, il più grande network mondiale per la conservazione degli uccelli. Nel 1994 la Lipu ne diventa il partner italiano.

 

1994

Realizziamo il Piano d’azione per il Delta del Po. In questi anni, lavoriamo anche a numerosi progetti per le specie: gobbo rugginoso, lanario, grifone.

 

1996

Nasce il Centro recupero fauna selvatica di Roma, che curerà oltre 5000 animali selvatici all’anno.

 

1997

Vengono eliminati dalle liste delle specie cacciabili, anche su nostra forte pressione, i passeri e lo storno.

 

1998

Si conclude, con 100.000 firme raccolte, la Campagna Rondine della Lipu, per un’agricoltura più attenta alla biodiversità.

 

2000

Cataloghiamo tutte le Iba italiane (le aree più importanti per gli uccelli), avviando il lavoro per la loro protezione. In questi anni nascono i settori Iba/ rete Natura 2000, Agricoltura, Relazioni istituzionali.

 

2006

Sconfiggiamo definitivamente il tentativo di stravolgere la legge sulla caccia dell’onorevole Onnis. Oltre 100.000 firme raccolte in poche settimane.

 

2007

Otteniamo la completa designazione delle Zone di protezione speciale e la loro tutela, attraverso il decreto rete Natura 2000.

 

2008

Raccogliamo 200.000 firme contro la caccia in deroga, che da quel momento entrerà in declino.

 

2010

Fermiamo un nuovo, grave tentativo di ampliare la caccia, del senatore Orsi. Otteniamo la tutela dei periodi di migrazione e l’ulteriore riduzione della stagione di caccia.

 

2009-12

Continuiamo la grande azione sul campo, nell’educazione ambientale, nella lotta al bracconaggio, per il monitoraggio e la protezione di cicogna bianca, albanella minore, rapaci in migrazione. Svolgiamo progetti con i ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole e fondazioni, su grandi temi di conservazione quali lo Stato di conservazione degli uccelli, il Farmland Bird Index, gli adattamenti ai cambiamenti climatici.

 

2013

Realizziamo, grazie alla rete dei volontari, un’importante inchiesta e denuncia contro i danni ai siti più preziosi della rete Natura 2000. Lavoriamo a grandi progetti comunitari su gestione della rete Natura 2000, reti ecologiche, lotta al bracconaggio nel sud Europa, tutela degli habitat.

 

2014

Lanciamo una campagna contro i richiami vivi, già sotto osservazione della Commissione europea.

 

2015

Il Parlamento italiano vieta di fatto la cattura degli uccelli selvatici a fini di richiamo vivo. Contribuiamo alle oltre 500.000 firme europee per salvare le direttive Uccelli e Habitat. Lanciamo le campagne #salviamogliavvoltoi e #scuoleverdi. Individuiamo 4 nuove Iba marine.

 

2016

Attiviamo un nuovo progetto contro l’illegal killing nel Mediterraneo. Otteniamo un importante progetto Life per la gestione dei siti Natura 2000 con i volontari.

 

2017

A Parma presentiamo, in occasione dell’Assemblea dei soci, Birds in Europe 3. Lanciamo la campagna #CambiamoAgricoltura e raccogliamo 260.000 firme in Europa di cui 33.000 in Italia (2.9 milioni di persone raggiunte).

310 ragazzi e ragazze del Corpo europeo di solidarietà danno vita al progetto Life Choose Nature.

 

2018

A Comacchio, il 29 aprile 2018, l’Assemblea dei Soci approva il nuovo Statuto, in linea con la riforma del Terzo settore.

 

2019

Pubblichiamo Conoscerli, proteggerli, la prima guida italiana sullo stato di conservazione degli uccelli in Italia, con 250 specie analizzate e indicazioni essenziali per la loro tutela.

 

2020 

Nell’anno del Covid-19, pur impegnata a fronteggiare l’emergenza sanitaria, la Lipu continua a lavorare per i grandi temi ambientali, sostiene la pubblicazione della Strategia europea per la biodiversità 2020/30, lavora al nuovo documento strategico che la accompagnerà fino al 2025.

 

2021

Il Consiglio approva “La Natura nelle nostre Vite”, il nuovo documento strategico che guiderà la Lipu fino al 2025, in linea con le grandi strategie europee e internazionali sulla conservazione della biodiversità.

 

2022

Inauguriamo Casa Lipu, la nuova sede nazionale e il luogo di tutti i Soci e gli attivisti della Lipu. Lanciamo la Sdam – Scuola Dànilo Mainardi, la prima scuola di formazione della storia della Lipu, rivolta ai nostri volontari, ai nostri Soci e a chiunque voglia approfondire la conoscenza delle tematiche ambientali.

 

2023

Ci attiviamo per l’approvazione della Nature Restoration Law, la legge europea per il ripristino degli habitat, raggiungendo 7 milioni di persone e coalizzando 300 associazioni ed enti italiani.

 

2024

Prende avvio il grande progetto Life NatConnect 2030, che prevede, tra l’altro, azioni  di ripristino delle zone umide, di protezione dei “rifugi climatici” per gli uccelli alpini e di conservazione e gestione della rete Natura 2000. La Nature Restoration Law è definitivamente approvata anche grazie al grande contributo della Lipu e di BirdLife Europa.

 

Immagine
Giorgio Punzo, fondatore della Lipu
Giorgio Punzo, fondatore della Lipu © Lipu