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Immagine
Nitticora © Michele Mendi

Riserva naturale Lago di Sibolla

Quando il botanico Renato Pampanini vi fece tappa nel 1927 durante i sopralluoghi per censire le Bellezze naturali d’Italia, definì il Lago di Sibolla “Il più prezioso relitto dell’antica vegetazione toscana”. Il lavoro di Pampanini e di altri illustri ricercatori gettò le basi per redigere, alcuni anni dopo, la legge 1497 del 1939 sulla Tutela dei Beni paesaggistici e architettonici Italiani, tuttora in vigore, nel cui campo di applicazione rientra, appunto, anche il Lago di Sibolla.
In tempi recenti, grazie soprattutto all’insediamento della più importante garzaia della Toscana, la Riserva naturale Lago di Sibolla (che è anche una ZSC e un’area Ramsar) ha acquisito un notevole interesse anche sotto il profilo ornitologico.
 

Indirizzo

Riserva naturale Lago di Sibolla
Via dei Sandroni 15
55011 Altopascio LU
Italia

Orari

La riserva è aperta tutti i fine settimana e i giorni festivi con orari variabili nel corso dell’anno. È comunque possibile visitare l’Oasi anche nei giorni di giovedì e venerdì, previa prenotazione, contattando il responsabile all’indirizzo riserva.sibolla@lipu.it
Le visite scolastiche si effettuano tutti i giorni feriali, da ottobre a maggio, sempre su prenotazione.
 

Come arrivare

La Riserva Naturale si trova ad appena 2 Km dall’uscita del casello autostradale di Altopascio lungo il tracciato A11 (Firenze –Mare). Usciti dall’autostrada occorre svoltare a sinistra e poco dopo nuovamente a sinistra in direzione della vecchia area industriale. Terminati i capannoni si incontra l’ingresso dell’area protetta.

Storia

Il Lago di Sibolla è un piccolo lago naturale di origine tettonica, risalente al tardo quaternario, circondato da una ben più ampia area palustre e da alcune aree prative e boscate. Nel passato le attività di bonifica ne hanno ridotto la superficie, senza tuttavia alterare significativamente la parte restante, utilizzata per la raccolta delle erbe palustri, la caccia e la pesca. Nonostante il suo elevato valore naturalistico sia noto da tempo, e che i primi atti di tutela risalgano a quasi un secolo fa, esso non è stato indenne da interventi invasivi, quali il passaggio del tracciato dell’autostrada Firenze-Mare (sul lato nord), la realizzazione di una zona industriale (sul lato SO) e l’attraversamento di un linea area dell’alta tensione. Sul finire del secolo scorso è stata condotta dalle associazioni ambientaliste una campagna per la creazione di una riserva naturale, che ha raggiunto l’obiettivo nel 1996. 
Negli anni successivi l’area protetta ha conosciuto fasi alterne di attività di gestione e ripristino di habitat e di parziale abbandono. Dal 2023 il Comune di Altopascio ha affidato la gestione del Centro visite e di alcuni servizi all’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità. Un accordo siglato fra quest’ultima associazione e la Lipu ha preceduto la convenzione, firmata nel settembre del 2024, fra la Lipu e la Regione Toscana per l’attuazione di una serie di attività di gestionali nelle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla. 
 

Natura

Seppure di piccole dimensioni, questo biotopo è caratterizzato da un ricco mosaico di associazioni vegetali che fin dal 19esimo secolo hanno attratto l’attenzione dei botanici. Anche se alcune specie sono andate perdute, permangono entità floristiche rilevanti, come l’erba scopina (Hottonia palustris), il trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), la felce palustre (Thelypteris palustris) e la felce florida (Osmunda regalis). Esse vegetano in habitat rari, come la torbiera, il magnocariceto e l’ontaneta.
Sotto il profilo faunistico occorre segnalare, in particolare, la grande garzaia, che vede la presenza di ben 11 specie (con decine di nidi di Spatola, Mignattaio e Marangone minore), per un totale di oltre 1200 coppie riproduttive. La posizione baricentrica fra due aree umide vaste come il Padule di Fucecchio e la Piana di Bientina consente a questi animali di sfruttare entrambi questi siti di alimentazione. L’area costituisce anche un rifugio sicuro di svernamento per numerosi uccelli acquatici, come l’alzavola e il germano reale. Il recente aggiornamento della check list degli uccelli del sito ha rivelato la presenza di 165 specie segnalate.
Di rilevante interesse è anche la presenza della Testuggine palustre europea (Emys orbicularis) recentemente confermata, di cui il Lago di Sibolla costituisce una delle rare stazioni della Toscana settentrionale.
 

La Riserva

Leaflet © OpenStreetMap contributors