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Immagine
Combattente © Fabio Cilea

Oasi Arcola

L'Oasi può essere visitata liberamente con l'indicazione di mantenersi sempre sui sentieri per non arrecare disturbo a fauna e flora, evitando di avventurarsi lungo le sponde del fiume che specialmente dopo periodi di pioggia potrebbero cedere. I periodi migliori per la visita sono quelli legati allo svernamento ed alla migrazione dell'avifauna. Pertanto, i mesi più indicati sono quelli di dicembre - gennaio e marzo, aprile e settembre. Da aprile a giugno inoltre la vegetazione è in pieno rigoglio offrendo il meglio in quanto a fioriture. Di notevole interesse il bosco alluvionale caratterizzato da pioppi neri, pioppi bianchi, ontani, salici, le zone umide come la lanca e gli stagni temporanei.

Indirizzo

Arcola, loc. San Genesio, via Giovato, 32
19021 Arcola SP
Italia

Orari

L'Oasi può essere visitata tutto l'anno, i mesi più indicati sono quelli di dicembre - gennaio e marzo, aprile e settembre. E' possibile prenotare visite guidate ed effettuare attività didattiche per le scuole.

Come arrivare

In auto: l'Oasi si raggiunge dalla Strada Provinciale n. 1 Aurelia che collega la Spezia con Sarzana tra loc. Romito Magra e Ponte di Arcola. Il casello autostradale più vicino è quello di Sarzana sull'autostrada A12 (Genova-Livorno). Dal casello si prende la direzione La Spezia e 500 m dopo dopo aver attraversato il ponte sul fiume Magra prendere la stradina a destra sotto la linea ferroviaria. 

In treno+autobus: dalla Stazione Ferroviaria di Sarzana oppure da quella di Ponte di Arcola sulla linea Pisa-La Spezia-Genova e poi autobus 11 o P scendendo alla fermata di S. Genesio.

Contatti
Responsabile: Pamela O'Shaughnessy
Accessibilità

L'Oasi è dotata di un piccolo parcheggio con piazzole riservate ai disabili. Inoltre è presente un sentiero dotato con pannelli in Braille per non vedenti.

Storia

L'Oasi Arcola nasce ufficialmente nel 1992 per volontà della Provincia di Spezia che ne affida fin da subito la gestione alla Lipu. L'obiettivo è quello di realizzare la prima “garzaia” artificiale in Italia per indurre alcune coppie selvatiche di aironi cenerini, garzette e nitticore, che regolarmente frequentano la zona, a riprodursi all'interno dell'area utilizzando pioppi e salici, in prossimità di una grande voliera dove erano stati inseriti esemplari feriti ed irrecuperabili delle stesse specie.

Il progetto comprendeva anche una riconversione del territorio che fin dai primi anni '70 era costituito da un vegetazione scarsa, boschi quasi assenti mentre le aree dove oggi ricade l'Oasi e quelle immediatamente circostanti erano interessate da coltivazioni, ma soprattutto da cave di inerti e discariche di rifiuti.

Purtroppo, nonostante l'idea e le intenzioni fossero le migliori, l'esperimento non riuscì, sia a causa di oggettivi problemi gestionali, sia a causa di alcune alluvioni e atti vandalici. Finalmente nel novembre 2008 è stata stipulata una nuova convenzione tra Lipu, Parco regionale Montemarcello – Magra e Comune di Arcola per la gestione dell'Oasi e del Centro visite. Si riavvia così una nuova stagione per l'Oasi che è diventata poi teatro di Eventi Natura e punto di riferimento per le comunità del territorio. Nel 2009 sono stati riaperti alcuni tratti di sentiero, attrezzati con bacheche e pannelli didattici mentre proseguono i lavori di riapertura di altri percorsi natura.

 

Natura

L'Oasi Arcola è inserita nel SIC IT1343502 Parco della Magra – Vara caratterizzato da habitat e specie legate agli ambienti fluviali e umidi in generale con presenza di lanche, canneti e folti boschi ripari, contesto ormai unico in Liguria e preziosa testimonianza dell'antico paesaggio palustre della Val di Magra. L'habitat di maggior rilievo e di interesse prioritario è rappresentato del bosco alluvionale relitto. La presenza di stagni temporanei di origine naturale e artificiale sono di importanza strategica per la riproduzione di anfibi e la sosta della fauna ornitica migratoria e altrettanto importanti per la biodiversità sono i prati periodicamente inondati dalle piene. Tali habitat sono considerati di interesse prioritario in base all'Allegato I della direttiva europea 43/92.

Gli uccelli rappresentano la fauna selvatica più significativa e facile da osservare, un po' in tutte le stagioni. L'Oasi rappresenta infatti un importante sito per le specie migratrici e in particolare per rapaci, anatre, limicoli, passeriformi. Il particolare contesto territoriale ne fa l'area più rilevante per la Liguria orientale di sosta e di transito per i migratori e uno dei più importanti corridoi ecologici d'Italia, vero e proprio "ponte" tra la regione biogeografia mediterranea e quella continentale. Alcuni censimenti effettuati in zone campione hanno registrato la presenza di oltre 150 specie di uccelli la maggior parte dei quali concentrati nei mesi primaverili. In primavera e all'inizio dell'estate l'Oasi è frequentata dalle specie nidificanti come il Martin pescatore, mentre il canneto accoglie i nidi di due specie elusive e con abitudini ritirate come il Tarabusino e il Porciglione, che evidenzia la sua presenza con il tipico richiamo simile a quello di un maialino.

Sempre lungo le rive, si riproduce la Gallinella d'acqua mentre sui rami dei salici fa il suo caratteristico nido a fiasco il Pendolino. Durante le migrazioni e nel corso dell'inverno si possono osservare molte specie di rapaci e uccelli acquatici, attirati sia dal fiume sia dal mare, qui abbastanza vicino. Airone rosso, Sgarza ciuffetto, Falco di palude, Albanella minore, Lodolaio, Falco pescatore, alcune specie di trampolieri come il Combattente, la Pittima reale, il Cavaliere d'Italia, il Piovanello pancianera sono regolarmente presenti dove l'acqua è più bassa e ricca di una miriade di invertebrati acquatici. Durante l'inverno una folta popolazione di cormorani, proveniente dal Nord Europa e che si incrementa di anno in anno, frequenta l'Oasi sia per passare la notte negli alberi più alti che durante il giorno a caccia di tinche, carpe e persici. Tra gli invertebrati da segnalare la presenza di una farfalla di interesse europeo prioritario: l'Euplagia quadripuncataria. Tra flora e vegetazione del bosco alluvionale troviamo ontano nero (Alnus glutinosa), pioppi (Populus nigra e Populus alba), salici (Salix alba, Salix purpurea, Salix elaeagnos). In questo ambiente nel 2010 abbiamo segnalato la presenza di una pianta parassita rara a livello nazionale e locale, la Latrea clandestina. Nei prati aridi dominati da graminacee e sparsi arbusti di pruno, rosa canina e biancospino fioriscono a primavera alcune rare orchidee (Oprys spp., Serapias neglecta e altre).

L'Oasi

L'Oasi è dotata di un piccolo parcheggio con piazzole riservate ai disabili, un Centro visite con aula didattica utilizzabile anche per conferenze, una rete di Sentieri Natura attrezzati con pannelli didattici e di un sentiero dotato con pannelli in Braille per non vedenti.

In zona

Da non perdere una visita al borgo medioevale di Arcola, la città di Sarzana, il promontorio del Caprione e tutto il Parco regionale di Montemarcello-Magra. Ad appena 20 minuti inoltre si trova Lerici definita "la perla del Golfo dei Poeti", con le sue spiagge e l'imponente fortezza sede del Museo Geopaleontologico.