Tagli e potature, lettera della Lipu all'Anci: "Rispettare la nidificazione"
Pubblicato il
Il presidente della Lipu Alessandro Polinori scrive al presidente dell'Anci: "Troppi abbattimenti e potature drastiche di alberi, siepi e altra vegetazione, anche nel periodo primaverile-estivo di nidificazione degli uccelli".
“Tutelare la fauna e in particolar modo l’avifauna, protetta in tutto il territorio, aree urbane incluse, dalla legge nazionale 157/92, con particolare attenzione alla delicata fase biologica della riproduzione, in recepimento di direttive e convenzioni internazionali tra cui la Direttiva Uccelli”. E’ il cuore della lettera inviata dal presidente della Lipu, Alessandro Polinori, al presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Gaetano Manfredi.
Ringraziando l’Anci per l’avvio di un percorso condiviso in materia di gestione del verde urbano, anche - e non solo - in relazione alla tutela della nidificazione dell’avifauna, il presidente della Lipu ricorda l’esigenza della tutela, in particolare dell’avifauna, nel cui periodo di nidificazione. Nonostante infatti le normative internazionali e nazionali, sono frequenti nelle diverse tipologie ambientali (parchi, giardini e altre aree verdi in ambiti urbani, corsi d’acqua, ambienti agricoli periurbani, ecc.) gli abbattimenti e le potature drastiche di alberi, siepi e altra vegetazione, anche nel periodo primaverile-estivo.
“Tali interventi – scrive il presidente della Lipu - oltre a causare il danneggiamento e la destabilizzazione delle piante, incidendo così negativamente sull’erogazione dei servizi/benefici ecosistemici e del connesso capitale naturale, distruggono direttamente i nidi dell’avifauna, gran parte della quale è difficilmente rilevabile anche da ornitologi esperti, poiché molti nidi sono di piccola dimensione, abilmente nascosti nella vegetazione, oppure allestiti entro piccole cavità del tronco e delle branche.
“Sarebbe davvero di grande aiuto – conclude il presidente della Lipu, Alessandro Polinori - un Suo intervento di sensibilizzazione verso le amministrazioni comunali, in merito ai temi evidenziati, così che già da questa primavera gli interventi impattanti possano essere ridotti”.
Di seguito il testo della lettera all'Anci
Gentile Signor Presidente,
ci riallacciamo ai precedenti contatti reciproci (nostra del 10 luglio 2024 Prot. n. 260/2024, vostra in data 5 agosto 2024 Prot. n. 72/SIPRICS/AR/la-24, nostra del 8 novembre 2024 Prot. n. 383/2024), relativamente alla gestione del verde urbano, anche - e non solo - in relazione alla tutela della nidificazione dell’avifauna.
Ringraziamo nuovamente per la cortese disponibilità rispetto all’avvio di un percorso condiviso, che può fare riferimento sia alle indicazioni presenti nelle Linee guida per la gestione del verde urbano, che nel Decreto n° 63 del 10 marzo 2020 del Ministero dell’ambiente sui criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico (CAM); inoltre oggi abbiamo come riferimento pure il Regolamento europeo per il ripristino della natura (Nature Restoration Law) che all’art. 8 contempla gli obiettivi per gli ecosistemi urbani, richiedendo agli Stati membri che non vengano persi gli spazi verdi cittadini.
Tra le iniziative che si potrebbero sviluppare, suggeriamo ad esempio l’organizzazione di seminari, e la realizzazione di un vademecum, con le finalizzazioni di cui sopra.
Inoltre, considerando la stagione in cui ci troviamo, nell’ambito della complessa gestione del verde urbano ricordiamo l’esigenza di tutelare la fauna e in particolar modo l’avifauna, protetta in tutto il territorio (aree urbane incluse) dalla legge nazionale 157/92, con particolare attenzione alla delicata fase biologica della riproduzione, in recepimento di direttive e convenzioni internazionali tra cui la Direttiva Uccelli (2009/147/CE).
Ciononostante, nelle diverse tipologie ambientali (parchi, giardini e altre aree verdi in ambiti urbani, corsi d’acqua, ambienti agricoli periurbani, ecc.) sono frequenti gli abbattimenti e le potature drastiche di alberi, siepi e altra vegetazione, anche nel periodo primaverile-estivo.
Tali interventi, oltre a causare il danneggiamento e la destabilizzazione delle piante - incidendo negativamente sull’erogazione dei servizi/benefici ecosistemici e del connesso capitale naturale - distruggono direttamente i nidi dell’avifauna (la cui gran parte è difficilmente rilevabile anche da ornitologi esperti, poiché molti nidi sono piccoli, abilmente nascosti nella vegetazione, oppure allestiti entro piccole cavità del tronco e delle branche), oltre a disturbare e alterare pesantemente gli habitat riproduttivi.
A conferma che gli abbattimenti e le potature di alberi e siepi, così come gli sfalci di vegetazione durante la stagione riproduttiva, comportano inevitabilmente la distruzione dei nidi degli uccelli e dei relativi habitat, si rammenta il parere Ispra (Prot. 53526 del 11 ottobre 2021).
Specifichiamo che per approfondire circa gli aspetti tecnici potete fare riferimento al nostro Responsabile ecologia urbana, Marco Dinetti, marco.dinetti@lipu.it.
In attesa di nuovi e proficui scambi, sarebbe davvero di grande aiuto un Loro intervento di sensibilizzazione verso le amministrazioni comunali, in merito ai temi evidenziati, così che già da questa primavera gli interventi impattanti possono essere ridotti.
Alessandro Polinori - Presidente Lipu - BirdLife Italia