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State of the world's birds: 1 specie su 8 è minacciata

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Alcune specie molto conosciute di uccelli selvatici sono a rischio di estinzione. E’ l’amara conclusione dello State of the world’s birds 2018, elaborato da BirdLife International (di cui Lipu è partner per l’Italia) e che descrive lo stato di salute delle popolazioni di uccelli nel mondo.

Specie molto conosciute e amate tra cui la tortora selvatica, il gufo delle nevi e il pulcinella di mare sono ora minacciate globalmente di estinzione. Il rapporto, in preparazione da cinque anni, rende noto che il 40% delle 11.000 specie di uccelli presenti nel mondo sono in declino e una specie su otto è minacciata di estinzione globale. Si tratta di pessime notizie non solo per gli uccelli, ma per tutto il pianeta, compreso l’uomo. E’ noto infatti che la salute degli uccelli, presenti in quasi tutti gli ecosistemi e tra gli animali più studiati, è un ottimo indicatore dello stato di salute degli ecosistemi più in generale. "I dati sono inequivocabili. Stiamo vivendo un costante e continuo deterioramento dello stato di salute degli uccelli nel mondo - ha dichiarato Tris Allinson, responsabile Senior Global Science di BirdLife International e capo redattore del rapporto - Le minacce alla base della crisi di estinzione degli uccelli sono varie, ma sempre risultano legate alle attività svolte dall’uomo”.

Una delle più gravi minacce è rappresentata dall'agricoltura. L'espansione di questo settore, così come la sua intensificazione, ha un impatto su 1.091 specie (pari al 74 per cento del totale) di uccelli a rischio globale. Un esempio di come l'agricoltura abbia un impatto negativo sugli uccelli può essere trovato negli insetticidi neurotossici noti come neonicotinoidi. Un recente studio dagli Stati Uniti ha scoperto che il passero corona bianca, esposto ai neonicotinoidi, ha perso un quarto della massa corporea e dei depositi di grasso. La neurotossina ha anche compromesso la capacità degli uccelli di navigare durante la migrazione. Oltre a queste preoccupanti tendenze, la relazione contiene anche numerosi risultati che danno ancora speranza. Si scopre che almeno 25 specie di uccelli si sarebbero estinte negli ultimi decenni se non fosse stato per interventi di conservazione. Alcune specie come la crace beccorosso (Brasile), la colomba rosa (Mauritius) e la spatola faccianera, tempo fa in grave pericolo di estinzione (Critically endangered), ora sono stati declassati a un rischio di estinzione più basso (Endangered).  "Sebbene il rapporto fornisca un aggiornamento che fa riflettere sullo stato degli uccelli e della biodiversità e delle sfide future - ha dichiarato Patricia Zurita, direttore generale di BirdLife International - esso dimostra chiaramente che esistono soluzioni e che è possibile ottenere un successo significativo e duraturo". Per contribuire a garantire questo successo, la relazione delinea le azioni e i cambiamenti che devono verificarsi affinché gli uccelli e la biodiversità siano meglio conservati. Ciò include il ripristino degli habitat chiave per gli uccelli, l’eradicazione e il controllo delle specie invasive e l’indirizzare attenzione verso le specie di uccelli più vulnerabili al fine di proteggerli.
Per saperne di più scarica il report State of the World’s birds 2018
 

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Pulcinella di mare - A.Mazza Andrea Mazza © Pulcinella di mare - A.Mazza Andrea Mazza