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Riforma parchi, ecco come hanno votato i deputati

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Lo scorso 20 giugno la Camera dei Deputati ha approvato in seconda lettura la legge che riforma della Legge quadro sui Parchi e che la  Lipu giudica un passo indietro di 40 anni.

Ora il testo sarà trasmesso al Senato per essere approvato in via definitiva. Per mesi la Lipu e le altre associazioni ambientaliste, al mondo della scienza e della società civile, ha chiesto alla Camera di correggere o abbandonare una legge cucita su misura per gli interessi locali: si è scelto, invece, di proseguire sulla strada che aveva intrapreso e provocherà danni enormi alle Aree Protette.

Con questa riforma le nomine dei presidenti e dei direttori saranno condizionate dalle logiche politiche e dagli interessi locali; sarà più facile l’ingresso dei cacciatori nei parchi; si introduce un sistema di royalties una tantum per cui non solo «se paghi puoi inquinare» ma se inquini puoi pagare a prezzo di saldo; esiste, infine, il rischio che con questo testo si apra un varco alle trivellazioni in aree protette. Con il voto del 20 giugno la Camera ha deciso di considerare il Capitale Naturale, che le nostre Aree Protette custodiscono, come una merce di scambio da affidare ai poteri locali invece che un bene comune che appartiene a tutti i cittadini. Ha deciso di considerare le Aree Marine Protette che proteggono il mare di un Paese con 8mila chilometri di coste come delle eterne “cenerentole” che non hanno diritto né alle risorse né ad un’organizzazione adeguate.
Per l’informazione e la trasparenza, Lipu e Wwf hanno deciso di pubblicare sui propri siti web come hanno votato i deputati durante il voto sulla riforma della Legge Quadro delle Aree Protette. Quindi chi vuole conoscere il voto dei deputati può farlo qui sotto, cliccando sul link 

SCARICA IL FILE CON I VOTI FAVOREVOLI E CONTRARI ALLA RIFORMA

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