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Richiami vivi: sventato traffico dai Carabinieri forestali Vicenza

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Era da tempo che segnalavamo, soprattutto in Veneto, la cattura al nido di centinaia di esemplari di tordo bottaccio, merli, cesene, che venivano prelevati dai nidi per entrare illegalmente nelle disponibilità dei cacciatori disonesti.

Ciò succedeva nonostante che la cattura dei richiami vivi con i roccoli, che imprigionavano decine di migliaia di turdidi utilizzati come zimbelli dai cacciatori, sia stata abolita dal Parlamento italiano.

E’ quanto dichiara il presidente della Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria che plaude all'operazione dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Vicenza, guidati dal colonnello Isidoro Furlan, che con l'ausilio delle Stazioni di Bassano del Grappa, Carpanè ed Enego, hanno denunciato alcune persone all'Autorità Giudiziaria per i reati di cui alla legge 157/92 nonché per il delitto di maltrattamento di animali.

"E' gravissimo - commenta il presidente Mamone Capria - che due veterinari si siano resi responsabili di maltrattamenti per aver effettuato operazioni di sessaggio nei confronti dei piccoli uccelli rubati nei nidi, al fine di sapere con precisione il sesso, violando le norme deontologiche dell'ordine professionale e commettendo una serie di reati per i quali dovranno risponderne ai magistrati. La Lipu chiederà di presentarsi Parte Civile nel processo a carico dei responsabili di questi maltrattamenti"

 

Molti degli uccelli che vengono sequestrati durante le operazioni di polizia giudiziaria sono affidati alle cure del Centri recupero della Lipu che, proprio in questi mesi, stanno lavorando duramente per assistere a migliaia di piccoli uccelli ricoverati.
 

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Carabinieri Forestali Gruppo Vicenza © Carabinieri Forestali Gruppo Vicenza