Salta al contenuto principale

Pnrr: Senato chiede di inserire la biodiversità con risorse adeguate

Pubblicato il

Piano nazionale ripresa e resilienza: dal Senato forte richiesta di inserire la biodiversità nel piano con risorse adeguate. Lipu: “Documento tra i più importanti della storia istituzionale italiana in tema di biodiversità. impossibile che il ministro Cingolani e il presidente Draghi la ignorino. Ora integrazione del piano e risorse adeguate per la natura”.

Il documento delle Commissioni Riunite del Senato, che ha raccolto i pareri di tutte le Commissioni permanenti, è un atto di altissimo valore che intende porre rimedio alle gravi lacune in tema di biodiversità dell’attuale bozza del PNRR e va pienamente accolta.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia all’indomani della chiusura della Relazione delle Commissioni Riunite 5ª (Programmazione economica, bilancio) e 14ª (Politiche dell’Unione europea) del Senato sulla proposta di Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo aver osservato che “nella proposta di PNRR la biodiversità è quasi completamente assente”, le Commissioni chiedono in modo perentorio di “riconsiderare tutte le misure proposte nel PNRR misurandole rispetto alla loro efficacia in termini di tutela della biodiversità e degli ecosistemi, in linea con le indicazioni contenute nella Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, riservando a tale scopo una parte adeguata di risorse”.
Le Commissioni entrano poi nel dettaglio, chiedendo, tra le altre cose, di “tutelare il 30 per cento del territorio nazionale terrestre e marino entro il 2030, a partire dal rafforzamento e dall’espansione dell’attuale rete di aree protette e della rete Natura 2000”, di realizzare un “fondamentale programma di restauro ambientale di larga scala di habitat degradati e reti ecologiche” per “una migliore connettività tra gli ecosistemi”, con particolare attenzione alle zone umide e ai corsi d’acqua, di “promuovere un programma per impedire l’estinzione di specie animali e vegetali particolarmente minacciate su scala nazionale” in linea con le Direttive Habitat e Uccelli, con relativi “piani d’azione e monitoraggio”, di “operare per una gestione più sostenibile della pesca commerciale, inclusa la riduzione delle catture accidentali (bycatch)”, di agire per “la fruizione turistica e la divulgazione ambientale”, di inserire “l’insegnamento dei princìpi di biodiversità e funzionamento degli ecosistemi in tutti i percorsi di formazione”, di “promuovere la biodiversità urbana attraverso programmi di fore¬stazione urbana, food-forest, orti urbani, pareti e tetti verdi in aree industriali e aree verdi urbane con maggiore biodiversità della flora”, di “promuovere infrastrutture verdi multi-funzionali urbane ed extraurbane capaci di produrre servizi ecosistemici”.
La relazione finale delle Commissioni riunificate del Senato – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu - è probabilmente l’atto più importante che le nostre istituzioni hanno prodotto in tema di biodiversità, anche perché si tratta di un documento concreto, operativo, che si salda alla disponibilità senza precedenti di risorse del Next Generation Eu per trasformarsi potenzialmente in un piano d’azione senza precedenti.
Ringraziando di cuore per aver accolto le nostre osservazioni - conclude Selvaggi - i relatori Daniele Pesco e Dario Stefano, i presidenti e i membri delle Commissioni, a partire dalla senatrice La Mura, nonché da Moronese, Nugnes, De Petris, Mantero e dall’onorevole Sarli, notiamo che, a fronte anche di questo atto così solenne e ufficiale, il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il Presidente Mario Draghi non possono che correggere il Piano, inserendo finalmente quell’elemento così importante per le nostre vite che è la conservazione del patrimonio naturale. Senza centralità della Biodiversità non può esserci alcuna vera transizione ecologica”.
 

Immagine
Oca lombardella - Roberto Sauli © Oca lombardella - Roberto Sauli