Piemonte, cacciatori sparano alla fauna in fuga dagli incendi
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“Gli incendi che divampano nelle vallate piemontesi da una settimana stanno mettendo a dura prova boschi ed ecosistemi montani, già messi in crisi dalla perdurante mancanza di precipitazioni.
Roghi quasi sempre di origine dolosa, favoriti dalla perdurante siccità e dal vento dei giorni scorsi. Cui si aggiunge un fatto gravissimo: cacciatori che aspettano la fauna in fuga per sparargli”.
Lo denuncia oggi la Lipu-BirdLife Italia, preoccupata della grave situazione che si è creata nella regione. L'aria è resa quasi irrespirabile dal fumo che avvolge i fondovalle e arriva a decine di chilometri di distanza. La Valle di Susa e le valli del Pinerolese, ma anche nel Cuneese e oggi anche la collina di Torino, bruciano e le fiamme, in molti casi, minacciano le abitazioni, mettendo a rischio l'incolumità delle persone che abitano quei luoghi: molti hanno dovuto abbandonare le proprie case e si conta anche una vittima, un giovane che tentava di difendere il proprio terreno dal fuoco.
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E, come se non bastasse, la fauna è messa in fuga dalle fiamme e nel fumo trova le doppiette di cacciatori scellerati che approfittano degli spostamenti degli animali terrorizzati per fare carneficine. “Le aree percorse da incendi e le zone limitrofe devono essere tutelate in modo più rigido contro la scriteriata voglia di uccidere di pochi – afferma Riccardo Ferrari, consigliere della Lipu - che mettono oltretutto a rischio l'incolumità del personale che opera per contrastare gli incendi.“Ai vigili del fuoco e ai volontari Aib (Anti incendi boschivi) – prosegue il consigliere della Lipu - va il nostro sostegno, ancor più in questo momento in cui l'accorpamento del Corpo Forestale con i Carabinieri, appena realizzato ma che ancora stenta ad essere pienamente operativo, non aiuta certo le azioni di salvaguardia del patrimonio naturale delle nostre valli, vero scrigno di biodiversità e preziosa eredità che stiamo sempre più mettendo a repentaglio”.
Le condizioni meteorologiche non aiutano e non fanno prevedere un cambiamento significativo nei prossimi giorni. “Nella speranza che i responsabili di queste devastazioni possano venir assicurati alla giustizia e che la situazione torni sotto controllo – conclude Ferrari – ci appelliamo all'amministrazione regionale affinché metta in atto i provvedimenti necessari a tutelare la fauna selvatica e gli ambienti naturali, sospendendo la stagione venatoria, che già non avrebbe neppure dovuto essere aperta date le condizioni di stress ambientale che perdurano da ormai tutta l'estate”.