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Perseguire tutte le illegalità ambientali

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Abusivismo, violazione delle norme urbanistiche, danni alle specie, all’ambiente e al territorio.

Tutto ciò è provocato dal bracconaggio, che si serve di bunker forniti di armi e munizioni e di laghetti artificiali per attrarre gli uccelli. Plaude la Lipu-BirdLife Italia alla decisione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere di indicare alle forze dell’ordine non soltanto la repressione del bracconaggio, già gravissimo di per sé, ma anche di sanzionare tutte quelle illegalità dell’”indotto”, ossia dall’abusivismo nella costruzione delle postazioni illegali al degrado del territorio, fino alla compromissione degli habitat naturali.

“Una visione più ampia dei gravi danni causati dal fenomeno del bracconaggio non può che trovarci favorevoli – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu – In special modo sul litorale domitio, nel casertano, un sito che rientra in uno dei black spot individuati nel piano nazionale antibracconaggio e dove da anni insiste una illegalità ai danni di pregiate specie di uccelli come rapaci, anatre e aironi.
“Un grande plauso va anche ai Carabinieri forestali che in questi giorni, attraverso i numerosi interventi antibracconaggio, hanno supportato la Procura nel produrre questi indirizzi di intervento – conclude il presidente Lipu - Auspichiamo dunque ora un’azione ancora più incisiva che cancelli questo triste fenomeno e restituisca alla collettività questo territorio, così come tutti quelli che in Italia vengono utilizzati illegalmente a questo scopo”.
 

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