Salta al contenuto principale

Parte la sfida dei cittadini per dire no al Glifosato

Pubblicato il

Parte oggi in tutta Europa la raccolta firme per chiedere alla Commissione Europea il divieto totale dell'uso del glifosato, diserbante dannoso per l’ambiente e probabile cancerogeno per l’uomo. 

A promuoverla, un vasto raggruppamento, di cui fanno parte numerose associazioni europee. In Italia, l’iniziativa è sostenuta anche dalla Coalizione #StopGlifosato, che raccoglie 45 associazioni che da più di un anno si stanno impegnando nella difesa della salute e dell’ambiente.

La raccolta di firme italiana è stata lanciata stamattina a Roma, dove un gruppo di attivisti si è dato appuntamento al Colosseo con striscione e cartelli per un altro modello di agricoltura e ha offerto mele “glyphosatefree” ai cittadini che si sono fermati al banchetto per firmare. Analoghe iniziative si sono tenute a Berlino, Madrid, Bruxelles, Parigi.
“Sosteniamo la nuova iniziativa della rete europea: è necessaria la massima mobilitazione dell’opinione pubblica per continuare a tenere alta l’attenzione sui rischi del glifosato”, afferma la portavoce della Coalizione #StopGlifosato Maria Grazia Mammuccini. “Grazie al lavoro svolto in Italia per tutto lo scorso anno dalla Coalizione e soprattutto grazie alla mobilitazione di decine di migliaia di cittadini, il nostro governo ha tenuto il punto contro la proroga di 15 anni per l’uso del glifosato. Il periodo di esame dell’erbicida di un anno e mezzo richiesto dalla Commissione Ue scade alla fine di dicembre: ora è necessario lavorare su tutti i tavoli possibili per il bando definitivo. La raccolta di firme europea è un importante strumento per ottenerlo”.
Il glifosato è l'erbicida più largamente usato al mondo, contro il quale si è già sollevata una diffusa opposizione dell’opinione pubblica. Diversi studi ne dimostrano i rischi per l'ambiente e per la salute umana, al punto da essere stato classificato dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) come potenziale cancerogeno per l'uomo. Sebbene in alcuni Paesi, tra cui l'Italia, ne sia stato vietato l'uso nelle aree urbane, rimane ampiamente utilizzato in agricoltura, con conseguenti residui nel nostro cibo e nelle falde acquifere.
I promotori dell'Iniziativa denunciano anche la mancanza di trasparenza nelle procedure europee per l'approvazione dei pesticidi, che, attualmente, sono basate anche su studi privati finanziati dalle aziende produttrici, il cui contenuto rimane riservato. Per questo il testo dell'ICE include la richiesta di riformare le procedure di approvazione dei pesticidi e di fissare obiettivi di riduzione vincolanti a livello di UE per l'uso dei pesticidi. La coalizione europea di ONG, associazioni, reti e realtà sociali deve raggiungere almeno 1.000.000 di firme in un anno per fermare l'uso del glifosato in tutta Europa, ma la scadenza per il successo politico della campagna deve essere l'estate 2017, affinché l'iter sia completato prima che la Commissione UE si esprima sulla proroga attualmente in vigore per l'uso del glifosato.
La battaglia per vietare il glifosato va inoltre letta in un quadro più ampio, che punta ad un nuovo modello di agricoltura per un futuro libero dai pesticidi. In questa ottica i promotori italiani intendono valorizzare le connessioni con altri due percorsi che interessano il livello europeo: quello di un'altra ICE, attualmente in corso, che chiede all'UE norme specifiche per la tutela del suolo, bene essenziale alla vita come l'acqua e come l'aria, e quello per la consultazione sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC). Temi che sembrano lontani dalla vita dei cittadini, ma che condizionano il cibo che ritroviamo nel nostro piatto, l'acqua che beviamo.

I cittadini europei possono firmare l'ICE Stopglifosato su www.stopglyphosate.org, dove troveranno informazioni e formulari in tutte le lingue europee, basati su un innovativo software open-source per la raccolta firme online (openECI).
Per essere sempre informato sulle attività della Campagna StopGlifosato seguici su Facebook, (hashtag #StopGlifosato)

Aderiscono alla Coalizione italiana #StopGlifosato: ACP-ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI - AIAB - ANABIO- APINSIEME – ASSIS - ASSOCIAZIONE PER L’AGRICOLTURA BIODINAMICA - ASSO-CONSUM – ASUD – AVAAZ - CDCA – Centro Documentazione Conflitti Ambientali - CONSORZIO DELLA QUARANTINA - COSPE ONLUS - DONNE IN CAMPO CIA LOMBARDIA - EQUIVITA - FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO – FEDERBIO - FEDERAZIONE PRO NATURA - FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA - FIRAB - GREEN BIZ - GREEN ITALIA - GREENME – GREENPEACE - IBFAN- ITALIA - IL FATTO ALIMENTARE- IL TEST - ISDE Medici per l’Ambiente - ISTITUTO RAMAZZINI - ITALIA NOSTRA – LEGAMBIENTE – LIFEGATE - LIPU-BIRDLIFE ITALIA - MDC-MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO - NAVDANYA INTERNATIONAL - NUPA-NUTRIZIONISTI PER L’AMBIENTE - PAN ITALIA – Pesticide Action Network - REES-MARCHE - SLOW FOOD ITALIA - TERRA NUOVA - TOURING CLUB ITALIANO - UNAAPI-UNIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI APICOLTORI ITALIANI – UPBIO - VAS-VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ - WWF ITALIA - WWOOF-ITALIA
 

Immagine
©