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Parco Brenta Adamello: la Lipu libera un gufo reale che ha curato a Trento

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C’è voluto un mese di cure ma ieri un bellissimo esemplare maschio adulto di gufo reale è potuto tornare a volare nel Parco naturale Adamello Brenta.

Era il 29 marzo quando il rapace veniva ritrovato ferito, a bordo strada sulle montagne di Carisolo, da alcuni privati che hanno subito contattato la stazione forestale di Pinzolo. Come da protocollo, i forestali hanno consegnato l’animale al Centro recupero Lipu di Trento per le cure del caso. Gli operatori della Lipu hanno quindi accertato le gravi condizioni dell’animale, investito malgrado il traffico quasi inesistente. Sergio Merz, responsabile del centro Lipu di Trento, racconta che l’animale presentava ferite agli arti, oltre a un trauma cranico e lesioni ad un occhio: “Per almeno dieci giorni non era in grado di stare sulle zampe né di alimentarsi. Fortunatamente le radiografie eseguite dalla clinica veterinaria Animal care del dottor Diego Sebastiani, che ci affianca in materia di fauna selvatica, hanno escluso fratture e questo ci ha dato la fermezza di proseguire con i tentativi per salvarlo".

Dopo venti giorni di cure farmacologiche e alimentazione forzata perché potesse acquisire una posizione stabile e dopo altri dieci giorni di riabilitazione nel tunnel di volo, il gufo è stato ritenuto nelle piene condizioni di salute per tornare in natura. Ieri una piccola squadra, composta dagli operatori Lipu e dai forestali della stazione di Pinzolo, lo ha liberato nei pressi della stessa zona in cui fu ritrovato un mese fa. La delicata operazione è stata eseguita senza alcuna difficoltà e il gufo reale ha subito preso quota mostrando tutta la sua apertura alare, pari a ben 180 centimetri. Essendo inoltre questo il periodo della nidificazione dei gufi, si può dunque ipotizzare che sia andato alla ricerca della propria “compagna”. Auguri!

(Fonte: Sezione Lipu di Trento)

 

 

 

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