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Parchi: per Lipu una pessima riforma. Intervenga Gentiloni

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“Attendevamo buone notizie dalla Commissione Ambiente della Camera, dopo le aperture del Presidente Realacci e la grande mole di argomenti con cui, in modo dettagliato, abbiamo spiegato cosa non andava nel testo giunto alla Camera”.

Questo il commento della Lipu dopo l’approvazione, avvenuta ieri, del testo in Commissione Ambiente della Camera. Meccanismi errati di gestione, profili di incostituzionalità, perdita della potestà statale, eccesso di potere locale, misure mancanti sulla conservazione della biodiversità erano solo alcune delle cose che dovevano essere corrette.

Poco o nulla delle nostre proposte è stato invece recepito. Ci ritroviamo dunque un disegno di legge che, se confermato, eliminerà i metodi ecologici della gestione faunistica lasciandola in mano ai cacciatori, prevederà direttori senza competenze naturalistiche e sotto scacco, conterà su una presenza debordante delle componenti localistiche e non introdurrà alcuna attenzione concreta alla conservazione della biodiversità. Emblematico, in tal senso, il rifiuto di riconoscere i siti Natura 2000 come aree protette ai sensi della legge italiana. Un fatto ingiustificabile e clamoroso, che dà il senso del motore che ha mosso questa riforma.

I parchi italiani, che avrebbero bisogno di un rilancio culturale e materiale, di un sostegno forte della politica e delle istituzioni, ricevono invece un colpo che rischia davvero di essere durissimo. Per questo, alla grande delusione e alla forte preoccupazione si accompagnerà una mobilitazione affinché, a partire dal Presidente Gentiloni, si intervenga a sanare questa grave ferita alla natura italiana. C'è ancora tempo per farlo con il decisivo voto in aula".

 

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