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Mettiamo le ali alla speranza

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La speranza si chiama vivere all’aria aperta, guardare gli uccelli selvatici nel proprio giardino, giocare con serenità. In due parole, sentirsi vivi.

La Lipu questa speranza ha cercato di donarla alle centinaia di bambini che vivono una condizione difficile e triste: quella del quartiere Tamburi, a Taranto, a due passi dal centro siderurgico dell’Ilva. Per dimenticare diossina e metalli pesanti, i rimpalli di responsabilità tra istituzioni, le bonifiche promesse e non realizzate, la Lipu ha portato in alcune scuole di Taranto cassette nido, mangiatoie artificiali e piante . Obiettivo: creare dei birdgarden, con insegnanti e studenti. Dare voce, colore, vita a luoghi spenti da uno sviluppo dannoso per l’ambiente. I volontari della Lipu di Taranto, sono coloro che hanno dato attuazione concreta al progetto Mettiamo le ali alla speranza, elaborato dal settore Educazione della Lipu con il sostegno economico della Chiesa Valdese, che vi ha destinato parte dell’8 per mille. Il progetto, anche grazie all’interessamento dell’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Taranto, è partito dalle scuole del quartiere Tamburi, adiacente all’impianto dell’Ilva, per poi estendersi ad altri quartieri, nella città vecchia, in periferia e nel quartiere Talsano.

 
Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese


Il progetto ha previsto numerose attività. Dapprima insegnanti e alunni hanno appreso nozioni sulla fauna urbana (in particolare sugli uccelli) e su come allestire un birdgarden. I ragazzi poi si sono dedicati ad attività pratico creative con la realizzazione di mangiatoie fai-da-te con materiali di riciclo e la preparazione di poster sul tema in classe. A seguire si è passati allo svolgimento di diverse attività per la realizzazione vera e propria dei birdgarden. I ragazzi si sono dedicati alla preparazione di giardini e aiuole, di cortili e impluvium, con il trapianto di essenze vegetali autoctone e la semina di sementi attrattive per uccelli e farfalle, oltre all’installazione di nidi artificiali e di mangiatoie in legno.
Infine il momento più atteso: l’inaugurazione degli 11 giardini per gli uccelli realizzati in altrettanti plessi e scuole della città.
 

 
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