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Lupo, la Toscana vorrebbe abbatterne 500

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“La Toscana, regione splendida di cultura e paesaggi, sta facendo di tutto per diventare maglia nera sulla fauna selvatica”.

Lo dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-BirdLife Italia, in merito alla proposta dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, di voler procedere alla richiesta di abbattimento di 500 lupi alle autorità europee. “La proposta dell’Assessore Remaschi è insostenibile naturalisticamente, perché darebbe un colpo devastante alla specie, e improponibile giuridicamente, perché mai la Commissione europea autorizzerebbe un deroga di quel tipo e di quelle proporzioni. Peraltro, in questo modo - prosegue Mamone Capria - si attizza ancora di più il fuoco del panico e della cattiva percezione del problema, finendo con il provocare involontariamente nuovi atti di bracconaggio e allontanare ancora di più dalla soluzione dei problemi".

“Se esiste un problema lupo, ciò è dovuto principalmente alla pessima gestione che finora si è avuta della questione. Il lupo è un animale meraviglioso che può e deve convivere con le società umane. La missione è possibile, ma solo se si volta davvero pagina, si abbandonano strumentalizzazioni e demagogia e si mettono assieme le migliori competenze.Cominciamo con l’approvare il Piano di conservazione del lupo, stralciando la pessima norma degli abbattimenti, e applichiamolo come si deve - conclude il presidente della Lipu - Vedrete che la situazione, in breve tempo, migliorerà”.
 

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Lupo, foto Michele Mendi © Lupo, foto Michele Mendi