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Lombardia libera dai richiami vivi

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Il Tar Lombardia sospende la cattura di 12.700 uccelli selvatici autorizzata dalla Regione. Vinta la prima battaglia delle associazioni ambientaliste Lac, Lav, Enpa, Lipu, Wwf all’insegna della logica e del rispetto delle leggi nazionali e internazionali.

Con decreto cautelare urgente n.1202/2019 del Presidente della 4° sezione del Tar Lombardia, è stata accolta la richiesta di sospensiva, formulata dalle associazioni ambientaliste Lac, Lav, Enpa, Lipu, Wwf, patrocinate dallo studio dell’avv. Linzola, del provvedimento della Giunta Regionale Lombarda, volto alla riapertura dei roccoli (enormi impianti di cattura con le reti degli uccelli selvatici, da regalare ai cacciatori ai fini dell’uso come richiami vivi, il tutto a spese dei contribuenti). L'uccellagione legalizzata era stata approvata lo scorso 31 luglio dalla giunta regionale lombarda - anche contro il parere negativo dell'Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e del ministero dell'Ambiente. Nella giornata di sabato scorso tutte le associazioni avevano organizzato un grande presidio di protesta a Milano davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia; proprio sabato è stato pubblicato il decreto cautelare di sospensiva dei giudici amministrativi. La cattura di uccelli selvatici da utilizzare come richiamo nella caccia da appostamento è stata oggetto di procedura di infrazione comunitaria per la violazione della Direttiva “Uccelli” del 1979. La Regione Lombardia continua imperterrita a favorire i capricci illegittimi della frangia di cacciatori e uccellatori più estrema e distruttrice del patrimonio faunistico, sia con false promesse sia emanando provvedimenti illegittimi. Solo pochi giorni fa è stato emanato un altro decreto regionale di finanziamento pubblico dei roccoli, con il quale si regalano 200mila euro a soggetti privati per la manutenzione di questi anacronistici impianti di cattura. Ora attendiamo la diffida e l'annullamento da parte del Governo della delibera lombarda e la risposta della Commissione europea alla nostra denuncia.

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Cesena, Luigi Sebastiani © Cesena, Luigi Sebastiani