Liberi! Concluso il campo antibracconaggio in Sardegna
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Le mani che reggono un tordo imprigionato, la rete che viene tagliata e, infine, la liberazione.
L’emozionante sequenza è stata realizzata dai volontari della Lipu durante l’ultimo campo antibracconaggio che si è svolto nella Sardegna del sud, nelle aree del Sulcis e del Sarrabus, dove il bracconaggio ai piccoli uccelli colpisce duramente pettirossi, tordi e merli in migrazione, diretti, in questo periodo, a nord per raggiungere i luoghi di nidificazione.
Quindici volontari per due settimane hanno setacciato i boschi del cagliaritano alla ricerca di trappole da rimuovere e reti da smontare. Due settimane di duro lavoro che hanno portato la Lipu a rimuovere 1.119 trappole, in gran parte per catturare uccelli e farne oggetto di un commercio illegale rivolto a ristoranti e macellerie. Tutto il materiale rimosso è stato consegnato al Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna. Oltre alla prevenzione del fenomeno la Lipu è stata impegnata, grazie all’avvio del progetto Life Abc (Against bird crime, ossia contro i crimini verso gli uccelli selvatici) in attività di educazione e sensibilizzazione in particolare nei confronti di otto classi delle scuole del Sarrabus e dell’hinterland di Cagliari. Ai giovani è stato in particolare illustrata la migrazione degli uccelli e l’importanza della Sardegna per la migrazione ma anche le minacce che incombono su di essa. Tra i volontari che hanno partecipato al campo antibracconaggio anche alcuni giovani del progetto Life Choo-na (progetto di volontariato ambientale) i quali, oltre alla rimozione delle trappole e alla liberazione dei tordi, hanno partecipato attivamente alle giornate di educazione e sensibilizzazione ambientale rivolte agli studenti della Sardegna meridionale. Un'altra occasione per parlare di antibracconaggio è stata la Giornata delle zone umide, aperta al pubblico, che si è tenuta a febbraio nel Parco del Molentargius con la Lipu, l’Università di Sassari e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna. Durante la giornata è stato il Corpo forestale sardo a raccontare al pubblico le attività che svolge per combattere il bracconaggio. Durante il campo si è tenuta inoltre un’importante riunione del Colpa (Coordinamento Operativo Locale Permanente Antibracconaggio) durante il quale la Lipu, a nome anche delle associazioni Lac, Legambiente e Wwf, ha chiesto al Coordinamento di sensibilizzare la Procura di Cagliari affinché si possa contestare ai bracconieri il reato di furto venatorio. “Proseguiamo il nostro percorso di educazione e prevenzione del bracconaggio, che ancora resiste in quest’area d’Italia – afferma Gigliola Magliocco, responsabile del campo della Lipu in Sardegna – Il lavoro è molto complesso ma i risultati di questi anni sono tangibili e non possono che far sperare in un importante cambiamento: l’obiettivo è ridurre in modo drastico il bracconaggio, che danneggia la natura e degrada il tessuto sociale del territorio”