L'architettura amica di rondini e rondoni
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Tutelare rondini, rondoni e pipistrelli, specie che nidificano nei manufatti urbani delle nostre città, come ad esempio nelle cavità, nei sottotetti, sotto le grondaie o le tegole.
La Lipu e l’Ordine degli Architetti di Varese hanno organizzato ieri un convegno dal titolo Architettura, avifauna&co rivolto ad architetti e progettisti per ripensare il rapporto tra edilizia e fauna selvatica.
Al convegno erano presenti circa 50 architetti, a cui si sono aggiunti alcuni giornalisti, naturalisti, ingegneri e archeologi. Alcuni architetti si siano dichiarati immediatamente disponibili ad attuare le azioni suggerite durante il convegno e a provvedere, per i lavori in atto su alcuni edifici, all’installazione di nidi artificiali per rondoni e accorgimenti sulle vetrate per impedire la collisione degli uccelli.
La presenza di queste specie di uccelli è fondamentale: sono indicatori della qualità ambientale e sono preziosi alleati dell'uomo, per la loro dieta insettivora che permette di eliminare migliaia di insetti nocivi; inoltre sono specie protette da normative nazionali ed europee. Intervenire sui manufatti urbani, con un'attenzione conservativa verso la natura, significa infine tutelare anche la qualità di vita per le future generazioni.
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