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Elezioni europee: le proposte della Lipu per la biodiversità

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Proteggere i siti Natura 2000, riformare le politiche agricole in un’ottica di reale sostenibilità, invertire il declino delle specie, salvare i mari e gli oceani, combattere con efficacia i cambiamenti climatici, rafforzare i progetti di cultura ecologica, educazione e volontariato ambientale.

Sono i sei grandi temi, con le relative proposte, che la Lipu-BirdLife Italia indirizza ai candidati alle elezioni del Parlamento europeo del prossimo 26 maggio. Un appuntamento cruciale per le sorti della natura del continente: di fronte alla scomparsa della natura, testimoniata dalla rarefazione degli uccelli marini e degli ambienti agricoli, degli insetti impollinatori e degli habitat naturali, è doveroso rafforzare le politiche di conservazione di specie e ambienti sulla scia delle buone politiche che l’Unione europea ha dimostrato di saper attuare nella legislatura 2014-2019, per esempio la difesa delle direttive Habitat e Uccelli o il sostegno ai programmi Life. Le proposte della Lipu (inserite in un documento consultabile cliccando QUI) chiedono all’Europa la protezione della rete europea della biodiversità, la rete Natura 2000, attraverso una piena applicazione delle direttive Uccelli e Habitat, da attuarsi attraverso un adeguato stanziamento di fondi, la sinergia con le principali politiche comunitarie come agricoltura, pesca, energia e trasporti, nonché l’aumento delle connessioni ecologiche e la resilienza degli ecosistemi. Quanto al tema cruciale dell’Agricoltura la Lipu chiede che si approvi una riforma della Pac post 2020 che veda lo stanziamento del 50% delle risorse a favore dell’ambiente e del clima, la fine del sostegno all’agricoltura intensiva e una procedura di approvazione dei pesticidi più rigorosa e trasparente, con il divieto di tutti i neonicotinoidi, del Glifosato e dei principi attivi impattanti sulla fauna selvatica. Altro capitolo fondamentale è il tema delle specie in declino, da combattere attraverso piani d’azione, il sostegno all’attività di monitoraggio delle specie protette dalle direttive, il sostegno a iniziative di riqualificazione ambientale e l’impegno per il ripristino della legalità in materia di bracconaggio e traffico illegale d specie animali. Ai futuri parlamentari la Lipu chiede anche maggiori tutele degli uccelli in tema di caccia e la promozione di una più decisa lotta al fenomeno del bracconaggio. Altri due capitoli essenziali delle proposte della Lipu sono la tutela del mare e la lotta ai cambiamenti climatici. In tema di mare, occorre una mappatura urgente per individuare i punti sensibili delle specie marine e degli habitat alle pressioni esercitate dalle attività umane, un’efficace gestione della rete Natura 2000 all’interno delle aree protette marine, il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre del 50% i rifiuti di plastica entro il 2020 e la garanzia che gli Stati membri applichino le norme di pesca per evitare catture accidentali di uccelli marini, cetacei e tartarughe. Sul fronte dei cambiamenti climatici la richiesta della Lipu è quella di un forte impegno per la riduzione di almeno il 55% dei gas a effetto serra, unitamente a un aumento del 40% dell’efficienza energetica e del 45% delle energie rinnovabili entro il 2030, pur minimizzando nel contempo gli impatti degli impianti sulla biodiversità. Infine, non certo per importanza, il tema della comunicazione e della cultura ecologica, per il quale occorre, tra le altre cose, che l’Unione europea adotti una strategia complessiva di valorizzazione della natura, che includa attività di comunicazione, promozione culturale, eventi, programmi educativi atti a coinvolgere più profondamente i cittadini e a rafforzare l’identità “ambientalista” dell’Unione europea.

Di fronte alle sfide socio-ambientali del prossimo futuro - dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu - ogni singolo deputato europeo, con la sua azione, può e deve fare la differenza. Le proposte che presentiamo oggi hanno lo scopo di aiutare i futuri parlamentari ad assumere le migliori decisioni a favore della natura, per tutelare il patrimonio naturale europeo, migliorarne il presente e consegnarlo nelle migliori condizioni possibili alle future generazioni.
"Chiediamo ai parlamentari e ai gruppi politici
– prosegue Selvaggi - un vero cambio di marcia ambientalista e a i cittadini di sposare il progetto europeo, esigere di più dall’Europa e partecipare alle elezioni, dando il voto a chiunque dimostri di avere davvero a cuore il bene della natura. Il quarantesimo anniversario della direttiva Uccelli, che cade proprio quest’anno, sia di buon auspicio per un’Europa ancora più ambientalista”.
 

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Foto Claudio Berto © Foto Claudio Berto