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Crudeltà nel casertano: due bracconieri nei guai vicino alle "Soglitelle"

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Settanta uccelli selvatici uccisi, tra cui 8 volpoche, specie protetta dalla legge 157/92 e inserita come “Vulnerabile” nella Lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia.

Due bracconieri residenti nel casertano sono stati oggetto di misure cautelari personali del divieto di dimora nella provincia di Caserta per aver causato, con “crudeltà e senza necessità”, la morte di un gran numero di uccelli in un’area vicino all'Oasi delle Soglitelle, in provincia di Caserta, dove dal 2019 si sta svolgendo il progetto Volo libero (finanziato da Fondazione con il Sud e che vede come partner, tra gli altri enti, anche la Lipu), e di aver filmato le loro “imprese” pubblicando poi il video sui social fino a farlo diventare virale.

I bracconieri agivano servendosi di una “vasca” ai cui lati avevano realizzato un bunker ben mimetizzato da canne di palude e dal quale sparavano agli uccelli. L’ordinanza, emanata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, è stata eseguita dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Caserta con la collaborazione dei Carabinieri forestali di Marcianise, del raggruppamento biodiversità di Caserta (su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli nord).

La custodia giudiziaria del sito è stata affidata alla Lipu, Coordinamento di Vigilanza venatoria della Provincia di Caserta, che ha collaborato al buon esito delle indagini.

Per vedere il video dei Carabinieri forestali, clicca QUI

 

Un esemplare di volpoca

 

Il bunker realizzato a bordo della vasca


 

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