Convegno ornitologia: la tavola rotonda sugli atlanti urbani
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60 atlanti in Italia, un centinaio in Europa: disegnata la mappa degli uccelli nelle città.
Il coordinamento della Tavola rotonda sugli Atlanti urbani è uno tra i diversi contributi della Lipu nell’ambito del Cio (Convegno italiano di ornitologia), che si svolgerà a Napoli il prossimo 27 settembre. I lavori (programma completo QUI) si apriranno con la presentazione realizzata da Maciej Luniak dell’Università di Varsavia, che traccia la situazione a livello europeo: Londra fu la prima città europea a dotarsi di un atlante ornitologico, nel 1977, mentre quello di Berlino risale al 1984. Oggi ci sono più di 110 lavori per 85 città, e particolarmente produttive sono la Germania e la Polonia, sebbene l’Italia è leader internazionale, avendone promossi 60 relativi a 41 aree urbane, di cui 31 sono capoluoghi di provincia; 35 sono i volumi monografici finora pubblicati. La tavola rotonda proseguirà con gli elementi di attualità e novità, presentando alcuni degli atlanti urbani recentemente pubblicati, o tuttora in corso con nuove edizioni. Oltre a Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu, saranno Pietro Giovacchini, Angela Picciau e Roberto Guglielmi a illustrare i casi di Firenze, Pisa, Grosseto, Treviso, San Donà di Piave (Venezia). L’ultimo contributo sarà un video sulla biodiversità urbana proposto da Ispra, Istituto protezione ambientale del ministero dell’Ambiente, istituto che ha inserito gli atlanti ornitologici tra gli indicatori del Rapporto qualità ambiente urbano.
Il quadro dell’avifauna nelle città appare dinamico ed in trasformazione: le specie che un tempo erano tipiche dei campi nelle periferie, quali l’allodola, il saltimpalo, l’averla piccola, il cardellino, sono diminuite fortemente negli ultimi 20 anni (- 35 / - 41%) a causa del consumo di suolo provocato dall’espansione urbana (nuovi quartieri, centri commerciali e infrastrutture). Anche i passeri (passera d’Italia e passera oltremontana) che fino a qualche decina di anni fa erano abbondanti nelle città, appaiono in netto calo in tutta Europa. Al contrario, vi sono specie che stanno vivendo una fase di grande successo. Tra esse il gabbiano reale, che sta colonizzando progressivamente sia le aree urbane costiere che quelle dell’entroterra (nidificando sui tetti dei palazzi), ma anche il colombaccio, la gazza e la cornacchia grigia che sono abili a sfruttare ciò che trovano in città, sia in fatto di cibo disponibile che di siti dove costruire i nidi. Sempre più diffusi anche il gheppio (piccolo rapace diurno) ed il parrocchetto dal collare, che è un pappagallo di origine aliena.
I dati che scaturiscono dagli atlanti ornitologici urbani non sono utili soltanto per promuovere la cultura ecologica e le attività ricreative come il birdwatching, ma anche per migliorare la gestione del verde urbano (dove restano delle criticità da superare, quali gli abbattimenti eccessivi di alberi e le potature drastiche) e per promuovere una pianificazione urbanistica ecologica e sostenibile.