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A Castel di Guido nuova cucciolata di lupi 2018

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Per il secondo anno consecutivo i lupi si sono riprodotti nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, dopo la storica prima nel 2017.

La scorsa estate l’evento è stato registrato dalle videotrappole piazzate dall’Oasi Lipu Castel di Guido: sei cuccioli sono stati ripresi in diverse occasioni, anche duranti fasi di gioco e durante le interazioni con gli adulti. Nello stesso periodo, l’Oasi ha proseguito anche il campionamento genetico non invasivo, tramite la raccolta di escrementi freschi, poi portati ad analisi presso l’Izs di Lazio e Toscana. Negli anni scorsi tale metodologia aveva permesso di ricostruire le dinamiche di ricolonizzazione della specie e di registrare la formazione di una coppia di lupi nel 2016, Numa e Aurelia, i quali hanno poi dato vita alla prima cucciolata lo scorso anno. I risultati hanno confermato la presenza sul territorio di un altro maschio adulto, Tullo, che ha dunque sostituito Numa, probabilmente morto durante i mesi scorsi, nel ruolo di riproduttore e compagno di Aurelia. Con l’arrivo dell’inverno i lupi hanno abbandonato le aree riproduttive, e i cuccioli hanno cominciato a spostarsi con gli adulti. Infatti a 7-8 mesi d’età i giovani dell’anno hanno raggiunto già dimensioni simili ai genitori, e possono dunque muoversi diversi chilometri ogni notte. Un lupo è in grado di muoversi anche 10-15 chilometri in poche ore, sia per le attività di caccia (ricordiamo che le nostre analisi sugli escrementi dimostrano, ancora oggi, che la dieta di questo branco è composta per quasi il 95% da cinghiale, e che dunque il suo impatto sulla zootecnia è quasi nullo), sia per le normali attività di perlustrazione del territorio (che per un branco di lupi può raggiungere dimensioni anche di 100 chilometri quadrati).

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Foto Carlo Pinasco - Cifn © Foto Carlo Pinasco - Cifn