Cagliari, 1.100 trappole rimosse dai volontari al Campo della Lipu
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Oltre 1.100 trappole per uccelli rimosse, interi “sentieri della morte” smantellati, tre denunciati per bracconaggio e vendita di strumenti per la cattura illegale degli uccelli. E poi tante iniziative di educazione al rispetto della natura rivolta ai ragazzi delle scuole.
La Lipu-BirdLife Italia chiude con un bilancio estremamente positivo il campo antibracconaggio ed alcuni eventi collaterali che si sono svolti nel cagliaritano, e in particolare nel basso Sulcis, tra la fine di novembre e il 18 dicembre. I volontari, accorsi da varie parti d’Italia, tra cui quattro giovani del progetto Life “Choona” scelti dalla Lipu nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà, torneranno sul campo nel prossimo mese di febbraio per tutelare i piccoli uccelli migratori che si fermeranno in questa area della Sardegna. Preziosa la collaborazione e le sinergie create dai volontari della Lipu con le forze dell’Ordine, in particolare Carabinieri forestali e Corpo forestale e di Vigilanza ambientale della Regione Sardegna, e con le associazioni ambientaliste come Lac, Lav, Wwf della Riserva Monte Arcosu e Legambiente di Assemini. L’azione dei volontari alla ricerca di trappole e bracconieri dei volontari ha portato a numerose denunce: la prima, grazie a un’azione sinergica con Corpo Forestale V.A., ha condotto al fermo in località Senna sa craba di un bracconiere “storico” e violento, ben conosciuto perché sorpreso e denunciato più volte per reati di bracconaggio ma anche per lesioni personali, come quando, nel 2010, colpì il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria, impegnato nel campo antibracconaggio, con un lancio di grosse pietre da 40 metri d’altezza, ferendolo a un piede. Anche in questa ultima occasione il recidivo bracconiere è stato perquisito e trovato con numerose trappole per catturare gli uccelli. “Auspichiamo provvedimenti molto severi contro questo noto personaggio – sottolinea Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu - che col suo folle gesto, 8 anni fa, rischiò di ferire gravemente il presidente della Lipu, impegnato coi volontari nel campo antibracconaggio. Speriamo che si giunga almeno all’interdizione del soggetto dal frequentare tutta l’area del Sulcis”. I volontari hanno impiegato due giorni per bonificare il sentiero, durante i quali hanno ritrovato numerosi uccelli morti tra cui 12 tordi, una ghiandaia e un picchio rosso maggiore. Un’altra importante operazione è stata effettuata a Sa spindula di Uta, dove i volontari della Lipu con gli operatori Wwf dell’Oasi Monte Arcosu, e il supporto del Corpo ambientale e di Vigilanza ambientale della Regione Sardegna, hanno smantellato il sentiero di due giovani bracconieri che solitamente operavano nel Gutturu Mannu. I due stavano preparando un sentiero che avrebbe dovuto entrare in funzione per gennaio/febbraio 2019, e costituito da 700 trappole, non ancora armate ma pronte a catturare gli uccelli durante il periodo del ripasso.
A completamento delle operazioni la Lipu segnala altre due operazioni: la prima, condotta con i Carabinieri forestali, è stata eseguita nei mercati rionali di Cagliari, dove due soggetti sono stati denunciati in quanto esponevano per la vendita alcune gabbie trappole per l’uccellagione; la seconda è un’azione congiunta tra Lipu e Lac che ha portato al ritrovamento, nel Gutturu Mannu, di 150 trappole non armate per uccelli, oltre a lacci per la cattura illegale di cervi e cinghiali. Tutto il materiale rimosso è stato consegnato al Corpo forestale e di Vigilanza ambientale della Regione Sardegna. Inserito tra i 7 “black spot” dal Piano nazionale antibracconaggio, il sud della Sardegna è teatro ogni anno, in occasione della migrazione di piccoli uccelli migratori, di gravi stragi di avifauna protetta. Ed è proprio nell’ambito del Piano nazionale antibracconaggio si è tenuto a fine novembre un tavolo tecnico, il Colpa (Coordinamento operativo locale piano antibracconaggio), coordinato dai Carabinieri Forestali tra associazione, Corpo forestale e di Vigilanza ambientale della Regione Sardegna e Regione Sardegna, Guardia di Finanza, Carabinieri territoriali, cui ha partecipato la coordinatrice del campo in Sardegna della Lipu Gigliola Magliocco in rappresentanza delle associazioni ambientaliste, finalizzato al miglioramento delle tecniche antibracconaggio e della collaborazione tra enti. In campo educativo, infine, è stata organizzata - nell’ambito del Colpa e come evento di chiusura del progetto “Illegal killing” sulla caccia illegale - una giornata con le scolaresche di Cagliari e di Quartu, cui hanno partecipato il Parco di Molentargius, Corpo Forestale Vigilanza ambientale della Sardegna, i Carabinieri forestali e la Regione Sardegna e dove si è parlato di migrazione degli uccelli e del ruolo svolto dalla Sardegna sia nel contrasto al bracconaggio ma anche come area chiave che può rappresentare per la tutela degli uccelli migratori. “Siamo molto soddisfatti del lavoro effettuato nel Sulcis – afferma il direttore generale della Lipu Danilo Selvaggi – Un ringraziamento va alle forze dell’ordine, agli enti coinvolti e a tutti i volontari che con grande sforzo fisico e morale hanno perlustrato chilometri di sentieri alla ricerca degli strumenti di morte. Siamo certi che il lavoro che portiamo avanti da anni per la prevenzione del bracconaggio e per un cambiamento culturale sta dando risultati importantissimi e che siamo certi porterà alla scomparsa del bracconaggio”