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Caccia, il Governo non si dimentichi della fauna selvatica

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​La Lipu continua a chiedere con forza lo stop all’apertura della caccia. Il governo Gentiloni non sia sordo alle sollecitazioni di tantissimi italiani e alla sofferenza della natura.

Una pratica barbara che quest’anno è ancora più crudele e dannosa perché infierisce su popolazioni animali già decimate da incendi e siccità, mentre fondamentali aree di sosta per la vita e la riproduzione dei migratori sono state distrutte. Lo dichiarano, alla vigilia degli spari, le associazioni Enpa, Lac, Lav e Lipu alla vigilia della preapertura della stagione venatoria 2017/18, che prende il via da domani 2 settembre.

«Il comportamento del governo italiano – proseguono le associazioni - rappresenta una netta violazione dei principi che le norme internazionali e nazionali pongono a tutela della fauna selvatica e risulta davvero incomprensibile, a fronte di una situazione ambientale che mai, negli ultimi anni, è stata tanto grave. E' come se il governo avesse letteralmente dimenticato la fauna selvatica, le avesse voltato le spalle, quasi non dovesse essere, a norma di Costituzione e a norma di Legge, anche e soprattutto una sua preoccupazione. Né è servito un parere dell'Ispra che, pur giunto in ritardo, ha delineato un quadro ambientale molto preoccupante e avanzato precise richieste di intervento».

«A fronte di tutto questo, stiamo già facendo le nostre valutazioni anche studiando le azioni opportune, perché il problema della totale "sparizione" della natura dalle preoccupazioni del Governo italiano sia finalmente affrontato».

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