Bracconaggio: volontari Lipu rimuovono 1.500 trappole
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Millecinquecento trappole e 64 reti per l’uccellagione rimosse, 2 bracconieri denunciati.
Ma anche un lungo e paziente lavoro dei volontari della Lipu per educare le giovani generazioni al rispetto della natura.
Ferma questa carneficina. Il bracconaggio in Italia è ancora una realtà preoccupante. Da 50 anni la Lipu si batte per contrastare le azioni crudeli dei bracconieri con interventi concreti come i campi antibracconaggio nel Sulcis (Sardegna) e sullo stretto di Messina. Con una donazione puoi aiutarci a portare avanti i progetti contro la caccia e il bracconaggio
Si è concluso nei giorni scorsi il campo antibracconaggio organizzato dalla Lipu-BirdLife Italia nel basso Sulcis, in provincia di Cagliari, e svolto in coordinamento con il Corpo forestale Vigilanza ambientale della Regione Sardegna. L’attività dei volontari della Lipu si è sviluppata su più fronti. A cominciare dalle coste del sud nel cagliaritano, dove un’intenso passaggio migratorio di tordi ha attirato l’attenzione dei bracconieri che hanno steso lunghe reti per la cattura illegale degli uccelli. Durante un blitz Lipu-Forestali, gli uccellatori sono stati messi in fuga e i volontari hanno ritrovato un sacchetto abbandonato con 16 merli già spennati e pronti per essere consumati o congelati, a testimonianza che il commercio illegale di fauna selvatica ancora resiste in modo costante in quest’area del Paese.
Le reti smontate dalla Lipu lungo la costa e nella macchia mediterranea, a due passi dal mare, sono state 38. Un quantitativo che sale a 64 considerando quelle tolte nel territorio montano del Gutturu Mannu, dove i volontari hanno anche rimosso in due settimane 1.500 trappole per l’uccellagione riuscendo a liberare numerosi esemplari tra tordi, merli e verdoni. In un breve video diffuso oggi dalla Lipu sulla pagina Facebook e sul proprio sito web Lipu.it viene mostrata la cattura di alcuni piccoli uccelli migratori e la liberazione di un tordo intrappolato nelle maglie delle micidiali reti.
Grazie alla collaborazione, allo scambio di informazioni e all’utilizzo di nuove tecnologie, la collaborazione tra la Lipu e il Corpo forestale Vigilanza ambientale della Regione Sardegna ha portato ad altri risultati importanti a fine gennaio con una straordinaria operazione disposta e coordinata nel Sulcis, nel Sarrabus e nella Giara dal Servizio Ispettorato Territoriale di Cagliari del Corpo Forestale e di V.A e che ha coinvolto personale delle Stazioni Forestali di Capoterra, Pula, Teulada, Sinnai, Muravera, Barumini, Campuomu, Castiadas e il Nucleo investigativo Ripartimentale. 900 gli uccelli sequestrati, di cui 430 pettirossi e 500 tordi; 50 chili di carne di cervo sardo e 2.500 tra lacci e tagliole.
Intensa anche l’attività educativa della Lipu con le scuole: un incontro è stato organizzato con i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Teulada, con la partecipazione di Daniele Serra, sindaco di Teulada e neo presidente del Parco regionale Gutturu Mannu, mentre un altro importante momento è stato vissuto con le quattro classi del liceo di Muravera e il Comando Stazione Forestale di Muravera (Ca). “Abbiamo informato i giovani sulla biodiversità presente in quest’area – spiega Gigliola Magliocco, coordinatrice del campo della Lipu - e sui fattori che la minacciano, ribadendo l’importanza della Sardegna come luogo di sosta e ristoro per la migrazione degli uccelli lungo la direttrice Europa-Africa”.
“Siamo fieri dei risultati ottenuti dai nostri volontari nel Sulcis contro il bracconaggio ma c’è ancora tanto da fare in quest’area così vasta e importante per la migrazione - dichiara il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria – Conforta e ci dà fiducia e forza la collaborazione preziosa con il Corpo forestale sardo, che con la sua presenza ci permette di denunciare i bracconieri e di intervenire nei punti più caldi del bracconaggio. Al Governo – conclude – chiediamo attenzione al grave fenomeno del bracconaggio che nel Mediterraneo miete ancora, secondo stime recenti tratte dal dossier Illegal Killing di BirdLife International, 25 milioni di vittime, di cui fino a 7,8 milioni di uccelli solo in Italia”.