19 paradisi del birdwatching in Italia
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Da nord a sud alle isole, alcuni dei luoghi più importanti dove osservare gli uccelli nel nostro paese, tra ambienti alpini, zone umide, siti costieri, corridoi per la migrazione. Buon birdwatching!
PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO (AOSTA - TORINO)
Il Parco nazionale del Gran Paradiso protegge un’area caratterizzata principalmente da un ambiente di tipo alpino, anche se al suo interno si possono trovare ambienti umidi e praterie (steppiche e pascoli d’alta quota). I boschi ospitano una moltitudine di alberi dai larici di fondovalle agli abeti rossi e ai pini cembri salendo di quota. Dai 4061 metri in poi il paesaggio si trasforma radicalmente lasciando spazio agli ambienti rocciosi e ai ghiacciai.
Quando visitare: primavera, estate
Cosa vedere: Aquila reale, Cesena, Codirosso spazzacamino, Codirossone, Coturnice, Culbianco, Fringuello alpino, Gipeto, Gracchio alpino, Gracchio corallino, Merlo dal collare, Nocciolaia, Sordone, Venturone alpino, Zigolo giallo, Zigolo muciatto
MONTE BALDO (TRENTO – VERONA)
Il Monte Baldo è un massiccio che sorge lungo la sponda nord-orientale del Lago di Garda. Questo sito è caratterizzato da una ricca e varia flora, dalla vegetazione mediterranea alla stella alpina; per tale caratteristica è conosciuto anche come “il giardino botanico d’Europa”. Oltre alla rilevanza floristica, va menzionata la notevole varietà di habitat, piante, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi costituendo un vero e proprio scrigno di biodiversità.
Quando visitare: primavera, estate
Cosa vedere: Aquila reale, Astore, Bigia padovana, Bigiarella, Cincia bigia alpestre, Cincia dal ciuffo, Fagiano di monte, Gallo cedrone, Gufo reale
RISERVA NATURALE REGIONALE DELLA FOCE DELL’ISONZO – ISOLA DELLA CONA (GORIZIA)
La Riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo, situata nella parte orientale della Regione Friuli Venezia-Giulia lungo l’ultimo tratto del corso dell’omonimo fiume, coincide in larga parte con la ZSC/ZPS “Foce dell’Isonzo – Isola della Cona” IT3330005. Essendo la zona umida costiera più settentrionale del Mediterraneo, ospita al suo interno un’elevatissima ricchezza faunistica e floristica nonché un’ampia diversità ambientale. La creazione di ambienti palustri di acqua dolce, la conservazione di vaste zone umide salate e la presenza di altre tipologie ambientali, anche modificate dall’uomo, favorisce la presenza di tutti i gruppi faunistici, tra i quali il più evidente è quello degli uccelli.
Quando visitare: inverno
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Beccaccia di mare, Chiurlo maggiore, Edredone, Gabbiano corallino, Gavina, Orchetto marino, Orco marino, Quattrocchi, Strolaga mezzana, Strolaga minore
PARCO DELTA DEL PO (FERRARA-RAVENNA-ROVIGO)
Il Parco del Delta del Po, con i suoi 66.000 ettari (54.000 ettari ricadenti in Emilia-Romagna e 12.000 in Veneto) rappresenta una delle mete più ambite dei birders di tutto il mondo. Riconosciuto nel 2015 come Riserva della Biosfera dall’Unesco, è caratterizzato da oltre mille specie di piante tipiche delle zone umide, dei boschi planiziali e costieri, delle dune sabbiose, tra cui due specie endemiche del litorale nord-adriatico: la salicornia veneta e il fiordaliso delle spiagge. Nel Parco sono presenti 489 specie di vertebrati tra cui 344 specie di uccelli, 59 specie di mammiferi, 11 specie di anfibi e 16 specie di rettili.
Quando visitare: primavera, estate , inverno
Cosa vedere: Albanella minore, Albanella reale, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Cicogna bianca, Cormorano, Corriere grosso, Corriere piccolo, Falco di palude, Fenicottero, Folaga Fratino, gabbiani, Piovanello comune, Pittima reale, Schiribilla, Sterna maggiore, varie decine di specie di passeriformi, Voltolino
RISERVA NATURALE LIPU TORRILE E TRECASALI (PARMA)
Nata come Oasi Lipu Torrile, dal 2010 è diventata "Riserva naturale Torrile e Trecasali", con un'estensione totale di 109 ettari e l'inclusione dei fontanili di Viarolo. L’habitat predominante è l’ecosistema palustre che, con le sue acque, accoglie farnie, pioppi, ontani, salici, frassini, canne di palude e tifa, mentre sott'acqua si estendono intricate selve di ceratofillo e millefoglie d'acqua. Gli uccelli, dei quali in pochi anni sono state osservate più di 300 specie, sono i veri protagonisti di questa oasi verde nel cuore della bassa parmense.
Quando visitarla: primavera, autunno
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Aquila anatraia maggiore, Aquila minore, Avocetta, Beccaccino, Canapiglia, Cavaliere d’Italia, Chiurlo maggiore, Codone, Combattente, Fischione, Garzetta, Germano reale, Marzaiola, Mestolone, Mignattaio, Moriglione, Nitticora, Pantana, Pavoncella, Sgarza ciuffetto, Spatola, Sterna comune, Totano moro
PROMONTORIO DEL CONERO (ANCONA)
Il promontorio del Conero è caratterizzato da falesie di roccia calcarea a strapiombo sul mare e da un folto bosco di macchia mediterranea con boschi di corbezzolo, leccio e pino d’Aleppo, rappresentando uno dei gioielli naturalistici delle Marche e l'importanza dell’area ha portato nel 1991 alla creazione del Parco Regionale del Monte Conero. Il roccioso promontorio del Conero rompe l'omogeneità della linea costiera adriatica e assume un alto valore naturalistico, ospitando al suo interno una ricca varietà di fauna: tassi, scoiattoli, volpi e numerosi rapaci.
Quando visitare: primavera
Cosa vedere: Albanella minore, Albanella pallida, Aquila anatraia maggiore, Aquila minore, Falco cuculo, Falco di palude, Falco pecchiaiolo, Falco pellegrino, Grillaio, Lanario, Nibbio bruno, Passero solitario, Picchio muraiolo, Poiana delle steppe, Rondone maggiore
ISOLA DI CAPRAIA (LIVORNO)
L’isola di Capraia è la più nord-occidentale delle sette isole dell’Arcipelago Toscano, all'interno dell'omonimo Parco nazionale, presenta un territorio brullo e montuoso. Essendo scarsamente abitata, solo il 3% del territorio è occupato dall’uomo, la natura è la vera padrona di questa isola di origine vulcanica. La vegetazione di Capraia è costituita da associazioni a gariga e a macchia mediterranea ricca di erica, corbezzolo, lentisco e mirto, presenti inoltre alcune specie endemiche rarissime; varia anche la fauna, soprattutto uccelli e mammiferi marini, tra cui balenottere, stenelle e foche monache. Da segnalare, infine, lo Stagnone della Capraia, piccola zona umida che si estende nella parte alta dell'isola.
Quando visitare: primavera, autunno
Cosa vedere: Calandrella, Falco di palude, Falco pescatore, Gabbiano corso, Marangone dal ciuffo, Merlo dal collare, Monachella, Falco pecchiaiolo, Pispola golarossa, Sordone
PARCO REGIONALE DI COLFIORITO (PERUGIA)
Il Parco regionale di Colfiorito nel Comune di Foligno ha un’estensione di 338 ettari, risultando il più piccolo fra i parchi della regione Umbria. L’ecosistema più significativo degli altipiani è costituito dalla Palude di Colfiorito, caratterizzata da un’elevata variabilità del livello dell’acqua, di conseguenza la flora palustre è costituita essenzialmente da piante con le radici affondate nel fango, ma con il fusto, le foglie e fiori a contatto dell’atmosfera. Il paesaggio vegetale che contraddistingue il territorio di Colfiorito si presenta molto vario: il complesso di piante che caratterizzano gli ambienti acquatici degli altipiani, variano in relazione al grado di umidità del suolo ed alla durata del periodo di inondazione, mentre le piante che caratterizzano il bosco ed il pascolo sono connesse alla natura del substrato, l’esposizione e l’altitudine dei versanti. Presente anche una buona biodiversità a livello di mammiferi, da segnalare che anche il Lupo frequenta l’area del parco, costituendo la specie di maggior pregio. Grazie alla zona umida troviamo numerosi anfibi: tra i quali il Tritone crestato e il Tritone punteggiato mentre tra i rettili sono presenti Vipera, Orbettino e Natrice tassellata.
Quando visitare: primavera, autunno
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Airone rosso, Albanella minore, Allodola, Basettino, Cannareccione, Falco di palude, Folaga, Ortolano, Pendolino, Porciglione, Sgarza ciuffetto, Tarabuso, Tarabusino
FOCE OMBRONE, PALUDE DELLA TRAPPOLA (GROSSETO)
Inserite all’interno del Parco della Maremma Toscana, la Foce dell’Ombrone e la Palude della Trappola rappresentano gli ambienti palustri del Parco e sono riconosciute come zona umida di importanza internazionale (inserite entrambe nella Convenzione di Ramsar). Tra le specie tipiche della flora palustre troviamo i Giunchi, le Scirpi, i Carici, le Tife. Un altro ambiente che contraddistingue queste zone umide è rappresentato dalle paludi e praterie salate,caratterizzate da piante legate agli ambienti salini, come il Limonium e la Salicornia. La fauna tipica di queste zone particolari è rappresentata dalle molte specie di invertebrati e di anfibi come la Rana Verde, il Tritone Crestato, il Tritone Punteggiato, e di rettili come la Biscia dal Collare, le Testuggini d’Acqua. L’avifauna tipica è quella che comprende le specie più strettamente legate agli ambienti umidi.
Quando visitare: inverno
Cosa vedere: Alzavola, Beccaccino,, Chiurlo maggiore, Codone, Fischione, Gabbiano comune,, Gambecchio comune, Gavina, Mestolone, Oca lombardella, Oca selvatica, Pavoncella, Piovanello pancianera, Pittima reale, Zafferano. Inoltre, possono essere presenti come accidentali: Zigolo golarossa, Zigolo delle nevi.
PARCO DEL NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA (L’AQUILA)
Il massiccio del Gran Sasso rappresenta il gruppo montuoso più alto degli Appennini, con la cima del Corno Grande che raggiunge i 2912 metri. Una delle zone più interessanti è quella intorno a Campo Imperatore da dove si possono raggiungere facilmente i rilievi montuosi ed è caratterizzata dai tipici ambienti prativi appenninici. Quindi in questa zona è possibile vedere una varietà di fauna montana apprezzabile e con un po’ di fortuna si può incontrare anche il Lupo.
Quando visitare: estate
Cosa vedere: Allodola, Aquila reale, Averla piccola, Calandro, Codirosso spazzacamino, Codirossone, Corvo imperiale, Culbianco, Fanello, Fringuello alpino, Gracchio alpino, Gracchio corallino, Grifone, Passera lagia, Piviere tortolino, Prispolone, Rondine montana, Sordone, Spioncello, Tordela, Zigolo muciatto, Zigolo giallo
MONTI DELLA TOLFA (ROMA - VITERBO)
Vasta area collinare in prossimità del mare caratterizzata da agricoltura estensiva tradizionale, pascolo, vaste aree incolte, zone di macchia. Pur trovandosi a pochi chilometri da Roma, quest’area è ancora caratterizzata da una naturalità eccezionale e soprattutto per gli uccelli riveste un’importanza particolare.
Quando visitare: primavera, autunno
Cosa vedere: Albanella minore, Biancone, Calandra, Cicogna nera, Civetta, Cuculo dal ciuffo,Falco pecchiaiolo, Falco pellegrino, Ghiandaia marina, Grillaio, Gruccione, Lodolaio, Nibbio bruno, Nibbio reale, Poiana, Occhione, Rigogolo, Succiacapre, Tottavilla, Upupa, Zigolo capinero
OASI CHM OSTIA
L’Oasi Chm di Ostia si trova alla foce del Tevere, nei pressi dell'Idroscalo di Ostia. È un sito naturalistico realizzato in una zona precedentemente occupata da una discarica a cielo aperto. Oggi comprende una riuscita ricostruzione ambientale di uno stagno costiero, nel quale, tra una lussureggiante vegetazione acquatica, ripariale e di macchia, sono già state censite oltre 200 specie di uccelli. La flora è caratterizzata dalla macchia mediterranea, con alaterno, alloro, canna palustre, corbezzolo, fillirea, giglio di mare, ginestra, giunco di palude, leccio, lentisco, pioppo bianco, rosmarino, rovo comune, salice, sughera, tamerice. Tra la fauna si annoverano riccio europeo, volpe, biacco, natrice dal collare, rana verde, rospo comune, testuggine di Hermann.
Quando visitare: estate, autunno, inverno
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Airone cenerino, Airone guardabuoi, Airone rosso, Alzavola,, Canapiglia, Capinera, Cavaliere d'Italia, Corriere piccolo, Falco di palude, Falco pellegrino, Fistione turco, Forapaglie castagnolo, Garzetta, Gruccione, Luì piccolo, Martin pescatore, Marzaiola, Mestolone, Migliarino di palude, Mignattino piombato, Moretta tabaccata, Moriglione, Pantana, Pendolino, Porciglione, Schiribilla, Sgarza ciuffetto, Spatola, Svasso maggiore, Tarabuso, Tarabusino, Tortora selvatica, Totano moro, Tuffetto, Usignolo di fiume, Volpoca
PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO (LATINA)
Il Parco nazionale del Circeo è una vasta area che si trova lungo il mare in prossimità di Latina ed è costituita essenzialmente da tre ambienti principali: il promontorio del Circeo, alto 541 metri, caratterizzato dalla presenza di una foresta termofila e dalla macchia mediterranea; la foresta, conosciuta anche come Selva di Circe, caratterizzata da una delle più estese foreste di pianura d'Italia; le zone umide costituite da quattro laghi costieri (Sabaudia, Caprolace, Monaci, Fogliano) e da numerosissime zone umide temporanee e una moltitudine di acquitrini. Grazie alla diversità di ambienti e alla sua posizione lungo la costa, il Parco nazionale del Circeo ospita in tutte le stagioni numerose specie di uccelli in migrazione, riproduzione e svernamento.
Quando visitare: autunno, inverno, primavera
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Airone cenerino, Airone guardabuoi, Airone rosso, Albanella reale, Alzavola, Aquila minore, Beccapesci, Berta maggiore, Canapiglia, Cavaliere d'Italia, Codone, Corriere piccolo, Cutrettola, Falco di palude, Falco pecchiaiolo, Falco pellegrino, Falco pescatore, Fenicottero, Fischione, Forapaglie castagnolo, Gabbiano comune, Gabbiano corallino, Gabbiano roseo, Garzetta, Gruccione, Luì piccolo, Martin pescatore, Marzaiola, Mestolone, Migliarino di palude, Mignattaio, Moretta tabaccata, Moriglione, Nitticora, Oca selvatica, Pantana, Piro piro boschereccio, Piro Piro piccolo, Piviere dorato, Pivieressa, Porciglione, Sgarza ciuffetto, Spatola, Sparviere, Strolaga mezzana, Sula, Svasso maggiore, Svasso piccolo, Tarabuso, Tarabusino, Topino, Tortora selvatica, Totano moro, Tuffetto, Usignolo di fiume, Volpoca
LITORALE DOMITIO (CASERTA)
Il Litorale Domitio è una porzione costiera della Campania che si trova in provincia di Caserta, una volta caratterizzata dalla presenza di numerosi paludi e acquitrini, oggi riveste ancora una fondamentale importanza per gli uccelli migratori e svernanti. In particolare sono due le zone umide di rilievo per gli uccelli: i Variconi, una zona umida naturale che si trova nei pressi della foce del fiume Volturno, e le Soglitelle, una zona umida artificiale costituita da un insieme di vasche, create appositamente per la caccia di frodo sotto il controllo della criminalità organizzata ed oggi sottratte al bracconaggio e divenute Riserva naturale e Oasi della Lipu.
Quando visitare: autunno, inverno, primavera
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Airone cenerino, Airone rosso, Albanella reale, Alzavola, Avocetta, Beccapesci, Beccaccino, Canapiglia, Cavaliere d'Italia, Codone, Combattente, Corriere piccolo, Cutrettola, Falco di palude, Falco pellegrino, Falco pescatore, Fenicottero, Fischione, Forapaglie castagnolo, Gabbiano comune, Gabbiano corallino, Gambecchio, Garzetta, Gruccione, Luì piccolo, Martin pescatore, Marzaiola, Mestolone, Migliarino di palude, Mignattaio, Moretta tabaccata, Nitticora, Pantana, Pernice di mare, Pettazzurro, Pettegola, Piovanello pancianera, Piro piro boschereccio, Piro Piro piccolo, Piviere dorato, Pivieressa, Porciglione, Sgarza ciuffetto, Spatola, Sula, Svasso maggiore, Tarabuso, Tarabusino, Totano moro, Tuffetto, Usignolo di fiume, Volpoca
STAGNI DEL GOLFO DI CAGLIARI, MOLENTARGIUS (CAGLIARI)
Lo stagno di Molentargius si colloca all’interno dell’ampio Golfo di Cagliari, facente parte di una più vasta area stagnale che comprende anche lo stagno di Quartu e le saline di Cagliari. Il complesso del Molentargius è composto da una serie di bacini caratterizzati da acque a differente concentrazione salina, favorendo così un’ampia varietà di flora tipica di questi ambienti: idrofite sommerse e natanti, alghe, elofite e alofite annuali e perenni, quest’ultime presenti soprattutto nei suoli semi-aridi e salsi. Il bacino rappresenta di fatto la punta di diamante dell’intero compendio, in cui la notevole varietà di nicchie ecologiche, determinate dalla composizione e struttura della vegetazione, rappresenta un richiamo sicuro per l’avifauna e ospita molta microfauna, perlopiù anfibi e rettili, tra i quali si annoverano Rospo smeraldino, Raganella sarda, Testuggine d’acqua, Testuggine comune, Testuggine marginata, Lucertola campestre, Gongilo ocellato, Biacco, Colubro ferro di cavallo.
Quando visitare: primavera, estate, inverno
Cosa vedere: Airone bianco maggiore, Airone rosso, Alzavola, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Codone, Cormorano, Fenicottero, Fischione, Fistione turco, Fraticello, Gabbiano corso, Gabbiano roseo, Garzetta, Mestolone, Mignattaio, Moretta tabaccata, Moriglione, Pollo sultano, Sterna comune, Tarabusino, Tuffetto
SALINE DI MARGHERITA DI SAVOIA (FOGGIA)
Questa immensa zona umida (sono le saline più grandi d’Europa e le seconde nel mondo) è un susseguirsi di nicchie ecologiche diverse, che a seconda della profondità delle acque, della loro concentrazione salina e della presenza o meno di argini, lasciano proliferare infinite specie vegetali e soprattutto animali, specialmente uccelli. Tutto questo rende la Salina di Margherita di Savoia una delle più ambite mete per il birdwatching sul territorio nazionale. La composizione floristica varia a seconda del grado di salinità, anche se vi sono specie eurialine come la Lenticchia d’acqua, che colonizzano sia le acque dolci che quelle salmastre. Tra le specie tipiche di questi habitat troviamo la Canna di palude, la Mazze sorde, il Giunco e la Tamerice.
Quando visitare: inverno
Cosa vedere: Alzavola, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Chiurlo maggiore, Codone, Falco pescatore, Fenicottero, Fischione, Fraticello, Gabbiano corallino, Gabbiano roseo, Gambecchio comune, Garzetta, Mestolone, Moretta tabaccata, Nitticora, Pettegola, Piovanello pancianera, Svasso maggiore, Volpoca
PARCO NAZIONALE DELLA SILA - ZPS “SILA GRANDE” (COSENZA)
L'area si trova per circa tre quarti entro i confini del Parco nazionale della Sila e include tre Riserve naturali statali; presenta inoltre diversi rapporti di sovrapposizione con 15 altri siti Natura 2000. Gli habitat di interesse comunitario sono undici, dei quali quattro d'interesse prioritario; fra questi significativa è la presenza delle pinete mediterranee, i faggeti degli Appennini, le foreste alluvionali, le lande oromediterranee endemiche le torbiere di transizione. Nel territorio della ZPS si contano più di 790 specie vegetali che rappresentano gran parte dell'intera flora vascolare silana; per quanto riguarda la fauna sono segnalate dodici specie di anfibi e dieci di rettili che corrispondono complessivamente al 71% della diversità erpetologia della Calabria, quindi un vero e proprio scrigno di biodiversità e di interesse conservazionistico. Per quanto riguarda l’avifauna i rilevamenti nell'area della Sila Grande hanno consentito di contattare individui appartenenti a 32 specie d'interesse conservazionistico, di cui dieci inserite nell'Allegato I della Direttiva Uccelli.
Quando visitare: primavera
Cosa vedere: Averla piccola, Biancone, Calandrella, Calandro, Falco pecchiaiolo,, Picchio nero, Picchio rosso mezzano,, Stiaccino, Succiacapre, Tottavilla
STRETTO DI MESSINA (MESSINA - REGGIO CALABRIA)
A livello geografico, lo Stretto di Messina si colloca perfettamente al centro del Mediterraneo che rappresenta, a livello globale, una delle aree più importanti dal punto di vista della biodiversità. Le acque dello Stretto hanno una caratteristica particolare ed unica: grazie al moto continuo delle correnti, infatti, si riesce ad avere un equilibrio sempre mutevole delle temperature che favoriscono l’idrodinamismo e raccolgono percentuali alte di sali d’azoto e fosforo pari anche alle acque oceaniche. La fauna marina pertanto è qui varia e abbondante, si possono infatti trovare delfini, balene e squali e sulle coste le tartarughe marine depongono le loro uova. Lo stretto di Messina rappresenta inoltre un vero e proprio hot-spot per la migrazione, in particolare per i rapaci, rappresentando di fatto la meta più ambita del territorio nazionale per i birders di tutto il mondo.
Quando visitare: primavera, autunno
Cosa vedere: Albanella minore, Albanella pallida, Aquila anatraia minore, Aquila minore, Aquila reale, Falco cuculo, Falco di palude, Falco pescatore, Falco pellegrino, Gheppio, Grillaio, Lodolaio, Nibbio bruno, Falco pecchiaiolo, Poiana delle steppe, Beccapesci, Berta maggiore, Berta minore mediterranea, Cicogna bianca, Cicogna nera, Gabbiano corso, Gruccione, vari passeriformi
RISERVA NATURALE LIPU SALINE DI PRIOLO (SIRACUSA)
Istituita in seguito ad un enorme opera di recupero ambientale, la Riserva naturale Saline di Priolo riveste particolare importanza per la fauna migratrice e nidificante. Essa è costituita da una zona umida costiera formante un triangolo proteso verso l’istmo che congiunge la terraferma di marina di Melilli con la Penisola Magnisi, poco a nord della città di Siracusa.
Quando visitarlo: tutto l’anno
Cosa vedere: Cannaiola, Cavaliere d’Italia, Falco di palude, Fenicottero, Fraticello, Gabbiano corallino, Gabbiano roseo, Gambecchio, Pendolino, Piovanello pancianera, Pollo sultano, Sterna comune, Sterna maggiore, Storno nero, Tuffetto, Occhione nella vicina Penisola Magnisi
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