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Sei milioni in volo verso sud: successo per l'Eurobirdwatch 2020

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Sei milioni di voli diretti verso sud. Successo dell’”Eurobirdwatch”, evento dedicato alla migrazione e al birdwatching.

Oltre 1.700 eventi, 24mila partecipanti, sei milioni di uccelli selvatici osservati. Sono i numeri dell’ultima edizione dell’Eurobirdwatch, il più importante evento europeo dedicato al birdwatching e alla migrazione autunnale degli uccelli, che si è svolto sabato 3 e domenica 4 ottobre in 36 paesi in Europa e in Asia centrale organizzato da BirdLife International e, in Italia, dalla Lipu-BirdLife Italia.

Nel nostro Paese l’evento si è potuto svolgere nonostante le crescenti restrizioni dovute all’emergenza sanitaria e al forte maltempo che ha afflitto, in particolare, il Nord ovest del paese. La Lipu è riuscita a portare a termine 35 eventi, dalla Lombardia alla Sicilia, fornendo ai coordinatori di BirdLife Slovacchia (di turno per coordinare questa edizione 2020) i dati concernenti le osservazioni nello stivale e sulle isole maggiori. Dati che, sommati a quelli provenienti dagli altri 35 Paesi del network, hanno “fotografato” lo stato della migrazione degli uccelli, i quali, terminato il periodo di nidificazione, e involati i giovani, stanno viaggiando a lungo e non senza rischi per raggiungere località più calde dove passare l’inverno, per poi ritornare in primavera nel nostro Paese e in tutta Europa.

In Italia, come di consueto, essendo un paese “ponte” tra il continente europeo e l’Africa, non sono mancate osservazioni di specie rare o presenze di rillievo per questo periodo come i 16 esemplari di gabbiano corso, i 3 di pispola golarossa, 4 oche del Canada, un airone rosso e una sterna comune. Tra le specie più interessanti troviamo, tra le altre, anche il pollo sultano (3 esemplari), il marangone minore (55 esemplari), il beccapesci (80), il rondone maggiore (60) e la spatola (25).
Nel complesso sono state annotate sui taccuini di operatori, volontari e partecipanti 164 specie, per un totale di quasi 27mila esemplari.
Oltre il tema del birdwatching e della migrazione, l’Eurobirdwatch ha offerto ai partecipanti un questionario dove segnalare eventuali problemi come la presenza di inquinamento da plastica (il più segnalato nei siti di svolgimento dell’evento) o altri rifiuti, il transito di veicoli non autorizzati, fenomeni erosivi, atti di bracconaggio e le altre più rilevanti attività o situazioni che costituiscono una minaccia agli ambienti naturali e alle specie di uccelli.

Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria e al maltempo, e grazie alla passione e alla tenacia degli operatori e dei volontari, molti eventi si sono ugualmente svolti, riservando come sempre informazioni interessanti e piacevoli sorprese - dichiara Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca Lipu-BirdLife Italia e coordinatore della raccolta dati dell’Eurobirdwatch in Italia – Abbiamo quest’anno voluto ampliare gli obiettivi dell’Eurobirdwatch affiancando alla parte più ludica del birdwatching quella della tutela dei siti frequentati dagli uccelli: un modo per sensibilizzare e far capire quanto sia importante la connessione tra habitat e specie, e quanto si debba difendere il territorio dall’azione dell’uomo. Perché nel viaggio migratorio gli uccelli hanno estrema necessità di luoghi ospitali e naturali, in una parola adeguati alle loro esigenze”.
Nell’Eurobirdwatch che si è svolto nel resto d’Europa e in Asia centrale la Russia è stato il paese che ha organizzato il maggior numero di eventi (ben 810) e iscritto il maggior numero di partecipanti (6.487), mentre è stata BirdLife Finlandia l’organizzazione che ha conteggiato più uccelli selvatici (oltre 2,5 milioni). In Europa la specie più osservata è stata l’oca facciabianca, seguita da storno e fringuello.
Mentre tra le le specie rare avvistate troviamo, tra le altre, la pavoncella gregaria, il gobbo rugginoso, lo zigolo di Godlewski, il falaropo beccolargo, il calandro maggiore, il lui di Radde, il lui forestiero, la gru nucabianca e il codazzurro.

 

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Immagine
l'Eurobirdwatch della Lipu in Calabria © l'Eurobirdwatch della Lipu in Calabria