Rinnovabili, appello della Lipu al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin
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"Convochi un tavolo per il confronto e le decisioni sulle aree, per il bene del clima e della natura"
L'associazione al lavoro nella coalizione MED OCEaN per individuare i siti più sensibili per gli uccelli.
"È indispensabile che il programma italiano sulle energie rinnovabili cambi strada rispetto alla deregulation attuale, che ha fatto molti danni a natura e paesaggio e paradossalmente ha frenato lo stesso sviluppo delle rinnovabili, tra dubbi, opposizioni e ricorsi. Serve con urgenza un momento di confronto e decisioni, che il ministro dell'Ambiente ha il potere, nonché il dovere, di favorire".
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia in un appello inviato al ministro Gilberto Pichetto Fratin sulla necessità di istituire un tavolo straordinario di confronto, valutazione e decisioni sulle aree idonee e quelle non idonee per l'installazione di impianti di energia rinnovabile, anche in funzione dell'atteso decreto dello stesso ministero in ottemperanza alla direttiva 2018/2001 sulla promozione dell'energia rinnovabile.
"La drammatica crisi del clima, che ha spinto l'Unione europea ad adottare una politica energetica molto ambiziosa – dichiara Aldo Verner, presidente della Lipu-BirdLife Italia - fa il paio con una non meno preoccupante crisi della biodiversità, con perdita di specie, siti ed habitat su cui incide anche un uso errato del territorio, come è quello di uno sviluppo delle rinnovabili pianificato male o per niente.
"Eppure, mentre tutto ci dice che le due crisi, clima e natura, vadano affrontate assieme - prosegue Verner - in vent'anni l'Italia non è riuscita a trovare la necessaria conciliazione degli interessi, con un confronto tecnico e culturale che mai è stato davvero cercato dalle parti, i climatisti da un lato e i paesaggisti dall’altro, e che purtroppo non è stato favorito dalle istituzioni, le quali pure avevano l'interesse e il dovere di farlo. Ne è scaturito un quadro molto negativo, che ha sostanzialmente penalizzato tutti.
"Alla vigilia di decisioni importantissime da assumere, tra cui il decreto attuativo del ministro dell’Ambiente sulle aree per gli impianti rinnovabili, è a questo punto davvero urgente una svolta alla vicenda, che non può che passare da un tavolo ufficiale straordinario di confronto tra le parti, sociali (le organizzazioni), istituzionali (i ministeri) e tecniche (le agenzie scientifiche).
"Questo tavolo – aggiunge il presidente della Lipu - dovrebbe vagliare i bisogni e i valori implicati dalla vicenda e definire chiaramente dove sviluppare le rinnovabili, con il minor impatto possibile su natura e paesaggio, e dove preservare il territorio con altrettanta nettezza.
"Da ciò il nostro appello al ministro Pichetto Fratin, di farsi protagonista dell'iniziativa, convocando formalmente un tavolo per ragionare e decidere responsabilmente su una parte importante del futuro del nostro Paese, e un appello altrettanto accorato alle associazioni coinvolte nella questione: mettiamo da parte orgoglio e pregiudizi e confrontiamoci per il bene del clima, della natura, del paesaggio e del paese intero. Non è più tempo di divisioni. Serve davvero decidere, concretamente e per il meglio".
Nel frattempo la Lipu, al fine di portare un contributo fattivo alla delicata questione, sta lavorando nella coalizione MED OCEaN (Mediterranean Offshore Coalition for Energy and Nature) e con il progetto “Sensitivity mapping for Italy”, per l’individuazione delle aree a maggiore sensibilità per le specie ornitiche riguardo agli impianti eolici e le relative aree, sia terrestri che marine.