Restoration Law, lettera al ministro dell'Ambiente: "Sostenga la proposta della Commissione Ue"
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Lettera di Legambiente, Lipu e WWF Italia al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin.
In ballo la più grande opera di ripristino della natura mai realizzata in Europa, "per combattere l’aggravarsi della crisi climatica e il forte declino della biodiversità”. Il ministro la sostenga nel prossimo Consiglio europeo del 20 dicembre
“La proposta della Commissione europea, la Nature Restoration Law, è fondamentale per invertire l’attuale tendenza alla distruzione degli habitat e degli ecosistemi, in Italia e in Europa, e portare beneficio alla biodiversità, alla mitigazione del problema climatico e alla vita delle persone”. Lo scrivono i presidenti di Legambiente Stefano Ciafani, della Lipu Aldo Verner e del WWF Italia Luciano Di Tizio in una lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin al quale si chiede un forte e deciso sostegno alla proposta della Commissione europea di Regolamento sul ripristino della natura, la cosiddetta Nature Restoration Law, in vista della discussione nel Consiglio Ambiente del 20 dicembre 2022.
“Il rapido aggravarsi della crisi climatica e il forte declino della biodiversità, che costituiscono problemi di gravità inaudita, anche considerato il loro impatto sulla salute delle persone, sulla sicurezza del territorio e sull’economia – scrivono i presidenti di Legambiente, Lipu e WWF Italia - vanno affrontati senza altri indugi e in modo integrato, come chiarito anche dalla COP27 sul Clima e dalla COP15 sulla biodiversità. In tal senso, la Restoration Law rappresenta, insieme alla Strategia Eu sulla biodiversità, uno strumento di importanza senza precedenti e, per l’appunto, un’occasione che non può assolutamente essere sprecata”.
Le tre associazioni ambientaliste sottolineano che “una natura ripristinata e integra garantisce la conservazione dei servizi ecosistemici e del benessere che questi apportano alle nostre vite, sotto forma di fornitura di acqua, aria pulita, suolo fertile, cibo. Ed è inoltre garanzia di maggiore resilienza alla siccità, alle inondazioni e ad altri eventi meteorologici estremi, purtroppo sempre più frequenti e impattanti sul nostro territorio, come mostrato dai recenti e drammatici eventi di dissesto del nostro territorio”.
Nella proposta della Commissione europea della Restoration Law vi sono alcuni obiettivi indispensabili che le associazioni chiedono siano fortemente sostenuti dal ministro dell’Ambiente già nel Consiglio del 20 dicembre. Tra di essi le misure di ripristino di almeno il 20% del territorio sia terrestre che marino dell’Unione europea, inoltre il ripristino dei fiumi per il 15% della loro lunghezza (178.000 chilometri in tutta l'Unione) entro il 2030 e la realizzazione, sempre entro il 2030, di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% della superficie agricola utilizzata.
“La posta in gioco nel prossimo Consiglio Ambiente del 20 dicembre, per il futuro di noi tutti, è davvero alta – concludono le associazioni – Chiediamo al ministro Pichetto Fratin di sostenere in modo convinto la proposta di Restoration Law a partire dal Consiglio in questione, facendo in modo che l’Italia contribuisca alla sua approvazione e, di più, diventi protagonista positiva di questa importantissima, fondamentale iniziativa”.