Il Parlamento europeo approva la nuova Strategia per la biodiversità
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Biodiversità, il Parlamento europeo approva a larga maggioranza la nuova strategia e chiede che diventi legge europea
“Una pietra miliare, che può cambiare la storia del nostro modo di conservare la natura. Ora da subito al lavoro perché l’Italia recepisca al più presto e attui gli obiettivi, anche attraverso il Recovery plan, oggi estremamente carente sul fronte della biodiversità”.
E’ il commento della Lipu-BirdLife Italia all’approvazione da parte del Parlamento europeo, con 515 voti a favore, 90 contrari e 86 astenuti, della nuova Strategia europea per la biodiversità 2020-2030 avvenuta ieri, 9 giugno 2021, dopo oltre un anno di lavoro tra Commissione europea e organi parlamentari comunitari. Il Parlamento europeo non solo ha approvato la Strategia sostanzialmente nella versione originale e molto ambiziosa proposta dalla Commissione europea ma ha chiesto, ai punti 36 e 37 del testo finale, che la Strategia diventi una legge, al pari di quella climatica, con obiettivi vincolanti.
Tra tali obiettivi, la nuova Strategia europea prevede la protezione di almeno il 30% delle aree marine e terrestri dell'Unione, con almeno il 10% di protezione integrale, il ripristino di specie a stato di conservazione sfavorevole e di ecosistemi quali zone umide, torbiere, pascoli, coste, costieri, la tutela, la gestione efficace e il miglioramento del monitoraggio per la rete Natura 2000, la rinaturalizzazione di almeno 25mila chilometri di fiumi, la protezione rigorosa delle foreste, in particolare quelle primarie, la promozione dell’agricoltura biologica, e la riduzione del 50% dei pesticidi in accordo con la Strategia Farm to Fork, azioni a favore impollinatori, il tutto in cooperazione con le autorità regionali e locali, e conformemente a criteri scientifici e alle esigenze in materia di biodiversità, l’aumento del verde urbano e molto altro ancora.
Inoltre, il Parlamento europeo, stigmatizzando il fallimento delle due precedenti strategie europee, afferma con forza come tutti gli Stati membri debbano agire per la piena attuazione della nuova Strategia, anche considerando la stretta relazione tra le dimensioni ambientale, economica e sociale e il fatto che “la dimensione ambientale, compresa la biodiversità e la conservazione degli ecosistemi, sostiene le altre due dimensioni e costituisce la base fondamentale per lo sviluppo sostenibile e il conseguimento dei suoi obiettivi.
"Il voto del Parlamento europeo – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu - segna un nuovo inizio per la conservazione della biodiversità in Europa e nei vari Stati, e la leadership che l’Unione europea ha deciso di assumere in questo campo così delicato per il futuro del Pianeta. E’ perfettamente logico che tale voto giunga lo stesso giorno in cui la Commissione europea apre una nuova procedura di infrazione contro l’Italia proprio per carenze in tema di biodiversità e di tutela della Rete Natura 2000.
“La comparazione tra gli straordinari obiettivi della nuova strategia e il Recovery Plan italiano sono impietosi, ma deve anche essere la spinta giusta perché l’Italia corregga il Piano e in generale le sue azioni di conservazione della natura ed elevi finalmente le politiche per la biodiversità al livello primario che ormai il mondo intero le hanno assegnato.
“La Lipu – conclude il direttore Selvaggi - è già al lavoro per evidenziare, con una attenta gap analysis, le cose che il nostro paese dovrà da subito realizzare".