Pac dopo il 2022, un accordo deludente
Pubblicato il
Pac post 2022: un accordo deludente. Le associazioni: "Un altro ostacolo per il Green deal"
“Ha prevalso la conservazione dello Status quo e non l’ambizione per una vera transizione Agroecologica”. Questo il commento delle associazioni di CambiamoAgricoltura dopo che stamattina, a Bruxelles, è stato siglato l’accordo finale tra Parlamento europeo, Consiglio europeo e Commissione europea (il Trilogo) sui regolamenti per la Politica agricola comune (Pac) che entreranno in vigore nel 2022.
L’accordo raggiunto, infatti, accoglie quasi tutte le richieste del Consiglio Agrifish, indebolendo i già poco ambiziosi emendamenti proposti dal Parlamento europeo lo scorso ottobre. “Poco o nulla è stato concesso alla natura – commentano le associazioni - L’obbligo di aree naturali è fissato al solo 4% e solo per i seminativi, con molte eccezioni tra cui le risaie, che in Italia hanno perso quasi completamente la loro valenza ambientale e che andrebbero quindi trattate come qualsiasi altro seminativo”.
Le questioni che più hanno ritardato l’accordo hanno riguardato il budget: l’accordo che ne è scaturito riserva il 25% al nuovo strumento degli ecoschemi (con il quale si potrebbe promuovere ad esempio l’agricoltura biologica) mentre nel secondo pilastro una quota minima pari al 35% va alle misure ambientali. “Questi regolamenti non rendono la Pac né più ambiziosa, né più giusta, come hanno invece commentato alcuni politici anche italiani, ma sarà l’ennesima ecotruffa” continua CambiamoAgricoltura.
Ora la palla passa agli Stati Membri che dovranno declinare le regole europee all’interno dei propri Piani strategici nazionali, piani ai quali sono demandate molte decisioni, sia a livello di regole che di declinazione degli interventi.
“L’Italia è molto indietro in questo processo. Dopo un primo incontro di presentazione nulla si è più saputo del Tavolo di Partenariato che deve, come da regolamento, portare alla definizione di tutti i capitoli del Piano - concludono le associazioni – La mancanza di condivisione e trasparenza ci preoccupa molto e dopo questo accordo il nostro Paese non ha più scuse: è ora di partire con i lavori del tavolo per condividere idee e proposte”.
Le associazioni aderenti a CambiamoAgricoltura presenteranno le proprie proposte il prossimo 30 giugno in un convegno dal titolo “Ecoschema è…” che potrà essere seguito sul Canale YouTube e la Pagina Facebook della Coalizione.
CambiamoAgricoltura è una coalizione nata nel 2017 per chiede una riforma della PAC che tuteli tutti gli agricoltori, I cittadini e l’ambiente. Sostenuta da oltre 70 sigle della società civile è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni italiane del mondo ambientalista del biologico e dei consumatori (Associazione Consumatori ACU, Accademia Kronos Onlus, AIDA, AIAB, Associazione Italiana Biodinamica,CIWF Italia Onlus, AIAPP - Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia). E’ inoltre supportata dal prezioso contributo di Fondazione Cariplo.