Nature restoration law: tradito l'accordo, salta l'approvazione della legge
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L’inatteso cambio di posizione dell’Ungheria, non contrastato dagli altri Paesi e l’arroccamento su posizioni contrarie di alcuni membri tra cui l’Italia, hanno causato il rinvio dell’approvazione definitiva dell’importantissima legge a favore dell’ambiente e della biodiversità, caposaldo del Green Deal
Doveva essere una formalità. E invece l’approvazione definitiva della Nature Restoration Law lunedì non ci sarà: la mancanza di una maggioranza qualificata nell’odierna riunione degli ambasciatori della Ue (Coreper) condanna la legge a un rinvio destinandola a un futuro quantomeno incerto. A renderlo noto è la Lipu-BirdLife Italia, che denuncia l’incredibile voltafaccia dell’Ungheria, che ha cambiato posizione schierandosi contro, e il permanere di posizioni contrarie alla legge di alcuni Paesi tra cui l’Italia, impedendo così di mettere all’ordine del giorno del Consiglio Ue di lunedi 25 marzo la votazione della legge e la sua auspicata approvazione definitiva.
Approvata dal Parlamento europeo nemmeno un mese fa, con una larga maggioranza, la legge sul ripristino della natura rischia ora un lungo rinvio senza peraltro alcun motivo se non quello di voler affossare il processo del Green deal adottato dall’Unione europea, con buona pace delle strategie europee in tema di biodiversità, di lotta ai cambiamenti climatici e di sostenibilità.
“Dopo aver superato enormi difficoltà grazie anche alla petizione lanciata dalla Lipu e il sostegno di 300 tra associazioni, università, enti che hanno aderito al Manifesto per la Restoration Law della nostra associazione – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipu – non possiamo che esprimere rabbia e delusione per quanto accaduto nella riunione di oggi. In piena crisi ambientale e climatica, con la biodiversità in crisi e un territorio fragile e inadeguato a far fronte agli eccessi del clima, quanto accaduto oggi è un’offesa ai cittadini europei, va contro la democrazia e la scienza.
"Chiediamo alla presidenza belga di lavorare con urgenza per sbloccare la situazione e garantire l’adozione della Nature Restoration Law prima della pausa estiva. E alla presidente Von der Lyen di intervenire per salvare un elemento fondamentale del green deal europeo, salvando – conclude il presidente della Lipu - la credibilità della Ue soprattutto in un anno critico per le elezioni europee”.