Martedi 11 ottobre la Conferenza Europea di presentazione dei risultati dell'iniziativa Birds@Farmland
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L'iniziativa Birds@Farmland della Commissione europea mira a sostenere gli Stati membri dell'Unione europea nella conservazione degli uccelli degli ambienti agricoli.
L'iniziativa ha lo scopo di sviluppare linee guida per la conservazione di alcuni agro-ecosistemi chiave per la conservazione degli uccelli degli agro-ecosistemi nonché per 15 specie target rappresentative di tali sistemi basati su solide conoscenze scientifiche e su pratiche agricole e di gestione del territorio collaudate. Questo è stato reso possibile grazie ad un consorzio di partner da dieci stati membri (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Italia e Portogallo), guidato dall’agenzia per l’ambiente Austrica e di cui la Lipu è il rappresentante Italiano.
L'iniziativa Birds@Farmland ha sviluppato, inoltre, 22 schemi di conservazione nazionali per gli uccelli che vivono e si riproducono nei i terreni agricoli europei, nei 10 Paesi europei membri del consorzio, in collaborazione con le autorità pubbliche nazionali e regionali, le ONG, i sindacati degli agricoltori, i servizi di consulenza agricola, le associazioni venatorie e altri soggetti interessati. Questi programmi di conservazione - tra gli altri - introducono una gestione rispettosa degli uccelli nelle risaie in Bulgaria, Portogallo e Spagna, habitat per il re di quaglie in Francia, per la pernice grigia in Germania e per diverse specie, tra cui la tortora, in Austria, Ungheria e Repubblica Ceca e per contrastare l'abbandono dei pascoli coltivati in Finlandia.
Per l’Italia la Lipu ha sviluppato 2 schemi di conservazione rivolti alle specie che frequentano le aree di prato pascolo, rispettivamente nelle zone montane e nelle aree di pianura. Gli schemi evidenziano la necessità di mantenere ripristinare aree prative, fondamentali per la conservazione di specie come l’allodola, l’averla piccola, il saltimpalo e il re di quaglie, e di gestirle al meglio lasciando ad esempio fasce inerbite a disposizione degli uccelli fino alla fine dell’estate così che possano completare indisturbati la nidificazione e l’involo dei piccoli. Tali azioni saranno utili anche alla difesa degli impollinatori, anch’essi minacciati dalla perdita di habitat idonei.
Durante la conferenza online che si terrà martedì 11 ottobre 2022 dalle 09:30 alle 15:45, la Commissione europea e il consorzio che ha realizzato l'iniziativa informeranno sugli schemi di conservazione sviluppati nei singoli stati membri, nonché sulle linee gestionali per i sistemi agricoli prioritari e le specie target identificate per la conservazione degli uccelli degli agro-ecosistemi europei, nonché sulle loro applicazioni pratiche negli anni a venire. Ci sarà anche l'opportunità di conoscere e discutere una serie di casi studio che illustrano le lezioni chiave apprese nello sviluppo di schemi di conservazione efficaci per gli uccelli e interessanti per gli agricoltori.
Infine, poiché in definitiva, il successo dei programmi di conservazione dipende dalla disponibilità di fondi e dall'accettazione dei programmi da parte degli agricoltori, la conferenza presenterà una panoramica delle misure a favore degli uccelli degli ambienti agricoli previste dai piani strategici nazionali della PAC. Verranno, analizzate le potenziali fonti di finanziamento al di fuori della PAC e le misure adatte a migliorare l'adozione dei programmi di conservazione da parte degli agricoltori e dei proprietari terrieri. Infine, la Commissione europea informerà sulla costituenda "Task Force per il la conservazione degli uccelli", che mira ad affrontare le sfide di conservazione e gestione degli uccelli nell'UE.
Per poter partecipare alla conferenza è necessario iscriversi (clicca QUI per il link) I dati personali raccolti attraverso questa registrazione saranno trattati in linea con la politica sulla privacy dell'Agenzia per l'ambiente austriaca e con le informazioni aggiuntive sulla privacy (clicca QUI per il link).
Tutti i documenti prodotti verranno messi a disposizione sulle pagine dedicate all’iniziativa sul portale della Commissione Europea: clicca QUI per il link