L’incredibile storia di come, insieme, abbiamo salvato le direttive natura
Pubblicato il
L'appassionata lettera del nostro direttore della Conservazione, dedicata a chi ha firmato la petizione AllarmeNatura.
Gentile firmatario della petizione AllarmeNatura, grazie di cuore.
Sono Claudio Celada, direttore dell’Area Conservazione (Natura) della Lipu e le scrivo per ringraziarla di persona perchè la Lipu ha vinto una battaglia importante grazie a lei. Il mio lavoro è fatto di scienza e ricerca, insieme al mio staff mi occupo di tutelare gli habitat naturali, proteggere le specie di uccelli, sia quelle minacciate che quelle più comuni, operare per un’agricoltura sana e rispettosa della biodiversità.
Oggi voglio rompere la mia consueta riservatezza per raccontarle, seppur brevemente, l’incredibile storia di come insieme abbiamo salvato le Direttive europee a difesa della Natura. L’antefatto lo conosciamo bene. Nel 2014, il presidente della Commissione Europea Juncker, all’atto del suo insediamento, decide di mettere sotto esame le direttive Habitat e Uccelli (le grandi leggi che difendono la natura e gli animali di tutta Europa) perché, a suo dire, minano lo sviluppo economico.
Per questo motivo la Lipu e tutta la rete europea di BirdLife parte con un’importante campagna in difesa delle Direttive al grido di “AllarmeNatura”. Nel luglio del 2015 arrivano tante, bellissime notizie: la prima è che (anche grazie al suo aiuto!) abbiamo raggiunto e superato il grande traguardo delle 500.000 firme raccolte in tutta Europa (e quasi 70.000 dalla sola Lipu in Italia); la seconda è che il report elaborato dai tecnici e il voto del Parlamento Europeo ci danno ragione, confermando che le Direttive sono fondamentali per salvare la natura europea e dunque non hanno bisogno di essere riviste o addirittura cancellate. Anzi, vanno applicate con più decisione.
Ma non mancano i colpi di scena. Prima di tutto, l’incredibile cancellazione del meeting della Presidenza di turno dell’Unione europea, olandese, che avrebbe dovuto ufficializzare la fine del periodo di esame delle direttive (il cosiddetto “Fitness check”) e dichiararle salve. E poi, il colpo di coda del Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che, sulla spinta di varie lobby, sembra deciso a rimettere tutto in discussione.
A novembre 2016 la situazione è in bilico e la nostra preoccupazione è tanta. Da una parte, il baratro che si aprirebbe con la messa in discussione delle Direttive, dall’altro l’inizio, forse, di una nuova era di rilancio per le stesse. Il lavoro di una vita, in gioco c’è questo. I nostri oppositori sanno che il momento può essere propizio per azzerare la legislazione europea che tutela la biodiversità. È un momento in cui tutto può succedere, con buona pace delle 500.000 firme, del voto del Parlamento Europeo e del giudizio degli esperti.
Non ci stiamo. Anzi, NOI ci siamo
Per noi della Lipu è a rischio il lavoro di decenni di progetti e risultati resi possibili proprio dalle direttive Habitat e Uccelli, vero caposaldo per la conservazione della natura in Europa. Dunque decidiamo di non mollare la presa. Il periodo è di quelli intensissimi, ma non importa. BirdLife International, la nostra federazione internazionale, chiede il nostro aiuto, contano molto su di noi e la Lipu risponde.
Today you will decide @JunckerEU @TimmermansEU keep Nature Directives safe. Please respect 500,000 EU citizen #Naturealert pic.twitter.com/4NmgKVPSkm
— Lipu Onlus (@LipuOnlus) 7 dicembre 2016
Per parte mia, qualche annetto di lavoro in ambito internazionale ce l’ho alle spalle e i meccanismi istituzionali li conosco ormai abbastanza bene, ma se si parla di web posso definirmi il Fred Flintstone della rete (neanche sono su Facebook né su Twitter). Per quello ci sono i colleghi, la super squadra “web” della Lipu e soprattutto le migliaia di nostri soci, sostenitori e amici che ci aiutano a diffondere il messaggio e a far sentire la voce della natura. Le persone che hanno sostenuto questa petizione insieme alla Lipu mettono in moto una “tempesta perfetta” sui social network, di quelle che fanno bene.
Risultato: un tweet. Un semplice tweet del Commissario all’Ambiente europeo Karmenu Vella, martedì 6 dicembre, che twitta direttamente alla Lipu.
E’ il segno che le cose si stanno mettendo bene. Poco dopo, l’annuncio ufficiale della Commissione europea: le direttive non si toccano. La partita è vinta.
Martedì 6 dicembre il, twitta direttamente alla Lipu, e noi non lo molliamo più, sino a 10 minuti prima del voto. La partita è vinta.
Ci sono dei momenti che nessuno, ma proprio nessuno ti può portare via.
Ci sono risultati che entrano a far parte della tua “Life List”, quell’elenco immaginario che raccoglie le cose significative di una vita intera. La mia lista è molto selettiva, include i risultati più rilevanti della mia esistenza, solo quelli rispetto ai quali da solo o con altri, sento di aver dato un contributo determinante per cambiare il nostro mondo. Oggi però carico la stilografica e la allungo, la mia Life List. Con convinzione, perché poteva essere il baratro e il baratro è stato evitato. Poteva essere un disastro per la natura, gli uomini, il pianeta. Ma un disastro non è stato e questo anche grazie a persone come lei, che hanno firmato.
Le direttive natura sono salve! Ce l'abbiamo fatta, insieme @lipu @WWFitalia @legambiente @Green_Europe #naturealert #allarmenatura pic.twitter.com/C4O7TplRMx
— Lipu Onlus (@LipuOnlus) 7 dicembre 2016
Le prossime settimane diranno se questo è anche l’inizio di un’era di rilancio per le nostre amate Direttive. Le sensazioni sono buone ma per questo servirà ancora l’aiuto di tutti, la presenza, la partecipazione, il supporto. La Lipu ci sarà e ci piace molto pensare che ci sarà anche lei.
Vincere è bello. Vincere insieme, per la natura, è impagabile.
A bientot
Claudio Celada