Salta al contenuto principale

Fratino: concluso in Calabria il monitoraggio 2023, crescono le coppie sul 2022 ma incombono minacce

Pubblicato il

Ma turismo balneare, pulizia meccanica e fuoristrada distruggono i nidi e condannano la specie a un forte declino. 41 volontari in azione per mettere in sicurezza i nidi lungo 73 chilometri di costa

Si conclude un altro anno di monitoraggio delle coste calabresi per censire e mettere in sicurezza la popolazione nidificante di fratino (Charadrius alexandrinus). Nelle 27 aree controllate, divise tra il Tirreno e lo Ionio, sono stati rinvenuti 7 nidi, 3 in più rispetto al 2022, oltre a qualche individuo singolo e un gruppo di 25 fratini che ha stazionato sulla spiaggia di Catanzaro lido tra gennaio e i primi di marzo.

A renderlo noto è la Lipu Calabria, i cui volontari (41) hanno percorso 73 chilometri, 15 in più rispetto al 2022, per un totale di 648 ore impegnate e 185 uscite effettuate

Il periodo scelto per l’azione dei volontari e volontarie della Lipu, provenienti da tutta la regione, è stato quello che va da marzo ad agosto di quest’anno, ed è stato realizzato in coordinamento con il settore Area Conservazione Natura della sede nazionale Lipu e con il Comitato Nazionale per la conservazione del Fratino (CNCF)

L’obiettivo è stato quello di salvaguardare questa specie dalle costanti pressioni alle quali è sottoposta, arricchire i dati a livello regionale e sensibilizzare l’opinione pubblica, i comuni e gli Enti preposti alla gestione di queste aree.

La specie è infatti in declino per via di pressioni da diverse direzioni: una forte urbanizzazione delle coste, un diffuso e intensivo turismo balneare e attività connesse, la pulizia meccanica delle spiagge (che distrugge spesso i nidi), la presenza di moto e fuoristrada e cani non gestiti dai proprietari e liberi di predare i pulcini.

Il fratino purtroppo risulta in cattivo stato di conservazione, La Lista Rossa IUCN degli uccelli nidificanti in Italia 2021 ha collocato questa specie tra le Endangered (EN) in pericolo e nella guida realizzata dalla Lipu, Conoscerli, proteggerli. Guida allo stato di conservazione degli uccelli in Italia, è stato assegnato “semaforo rosso”. Senza alcun intervento atto a mitigare o eliminare le minacce la loro estinzione è prospettiva concreta.

Dei 4 riproduttivi del 2022, solo 2 sono stati confermati nel 2023, le altre nidificazioni sono avvenute in nuovi siti. Delle 5 province monitorate solo quelle di Catanzaro e Crotone hanno ospitato nidificazioni, 5 sul lato ionico e 2 su quello tirrenico.

“La scarsità di nidi trovati - affermano i volontari della Lipu - ci fa capire la rarità di questa specie e nel contempo, lo status di conservazione non ottimale delle nostre spiagge. Il fratino è infatti anche un indicatore ecologico dello stato di salute dell’ambiente costiero e la sua assenza è indice di una spiaggia priva di elementi di naturalità, dove le attività umane intervengono alterando l’equilibrio di un ecosistema complesso”.

Da segnalare anche alcuni episodi che se pur commessi in buona fede avrebbero potuto essere dannosi: alcuni pulcini sono stati erroneamente prelevati dalle spiagge da bagnanti e pescatori perché considerati in difficoltà, azione da evitare in quanto i piccoli sono autonomi già dalla nascita e vengono accuditi dai genitori che sono sempre nei pressi. “Comportamenti che denotano quanta poca conoscenza purtroppo vi è ancora su questa specie – aggiungono i volontari - Per fortuna il tempestivo intervento dei naturalisti della Lipu ha scongiurato il peggio e hanno fatto sì che i piccoli si ricongiungessero ai genitori.

L’attività di monitoraggio inoltre è stata portata avanti in collaborazione con altre associazioni operanti sul territorio proprio nell’ottica di creare una rete estesa di associazioni e volontari in tutta la regione, in particolare con Circolo Ibis per l’ambiente ODV – Crotone, La Rete - Squillace (CZ), l’Auser Senza Barriere - Ardore (RC), la Baia di Borea APS di Calopezzati (CS) e Fare Ambiente - Laboratorio Verde di Cosenza.

“Facciamo appello alle istituzioni preposte e a tutti i cittadini che vogliano partecipare a questa attività di ricerca e di salvaguardia del nostro territorio costiero di unirsi a noi - spiegano ancora i volontari Lipu - abbiamo bisogno di fare rete, in un’ottica di citizen science, che possa monitorare, proteggere questa straordinaria specie.

“La conoscenza e la consapevolezza all’interno di una rete ampia di persone - concludono - può essere un’arma efficace contro le deturpazioni, le opere inutili, gli eventi dannosi, gli illeciti ambientali e gli interessi economici di pochi”.

 

Immagine
Fratino, Luigi Sebastiani © Fratino, Luigi Sebastiani