Salta al contenuto principale

Foreste: un milione di persone chiede una legge Ue che le salvaguardi

Pubblicato il

Un milione di persone chiede una legge europea che escluda i prodotti responsabili della deforestazione nel mondo: grande successo della campagna #together4forests, lanciata da oltre 100 organizzazioni nel mondo

Fermare la deforestazione nel mondo causata dai prodotti di largo consumo acquistati in Europa. Lo hanno chiesto finora un milione di persone grazie alla campagna #together4forests, lanciata due mesi fa da un gruppo di oltre 100 organizzazioni di paesi europei ed extraeuropei, tra cui la Lipu-BirdLife Italia.

La campagna è stata avviata per incentivare i cittadini a partecipare alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea - e aperta fino al 10 dicembre di quest’anno - sulla deforestazione causata dai consumi di prodotti responsabili della distruzione delle foreste. L’altissima partecipazione di cittadini finora registrata ne fa la più grande consultazione pubblica sulle questioni ambientali mai realizzata nella storia dell’Unione europea. Un’iniziativa cui anche la Lipu ha fornito il proprio contributo, raccogliendo finora 35mila firme alla pagina http://www.lipu.it/together4forests, e dove peraltro si può ancora firmare fino al termine della consultazione europea.

L’Unione europea è responsabile della distruzione delle foreste per una quota pari al 10% a livello mondiale, attraverso il consumo di materie prime come carni, formaggi, pellame, legname, soia per l’alimentazione animale, olio di palma, caffè e cacao, la cui produzione causa la distruzione di vaste porzioni di foresta per far posto a campi coltivati.

L’obiettivo della campagna #together4forests è quello di ottenere una normativa robusta ed efficace, capace di impedire la circolazione nel nostro continente di qualsiasi tipo di prodotto legato alla deforestazione, agli incendi, alla distruzione della natura e alle violazioni dei diritti umani perpetuati al di fuori dell’Unione europea. Un punto, quest’ultimo, importante perché le popolazioni locali spesso sono giudiziosi amministratori delle loro terre e detentori di una conoscenza cruciale per prevenire la perdita di biodiversità.

Dal 1990, il mondo ha perso 178 milioni di ettari di foresta, un habitat che va difeso anche perché indispensabile per arrestare il riscaldamento globale, la diffusione di pandemie e il crollo della biodiversità. Alcune delle aree più gravemente colpite dalla deforestazione sono l'Amazzonia, il Cerrado e la foresta atlantica in Brasile; il Gran Chaco in Argentina e Paraguay; le foreste pluviali in Indonesia e Malesia e le foreste dell'Africa occidentale e centrale, tra cui il Ghana e la Costa d'Avorio.

Siamo molto soddisfatti dell’elevata partecipazione della gente alla campagna internazionale – dichiara Claudio Celada, direttore Area conservazione natura della Lipu Solo attraverso una mobilitazione forte è possibile perseguire obiettivi fondamentali come quello di rallentare il tasso di deforestazione nel mondo, che sta causando gravi danni al patrimonio naturalistico e limitando l’efficacia della lotta ai cambiamenti climatici. Ci auguriamo ora si possa arrivare quanto prima a una normativa che possa fermare la distruzione della natura e salvaguardi le popolazioni locali, senza le quali la battaglia non potrà certamente essere vinta”.

 

 

Immagine
©