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Eurobirdwatch: 15.000 partecipanti in Europa e Asia centrale, 800 appuntamenti e oltre 3,5 milioni di uccelli selvatici osservati

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Oltre 50 eventi “italiani” della Lipu con avvistamenti di specie rare: gambecchio nano, lui verde, l’albastrello e 136 spatole. “Cambiamenti climatici e perdita di habitat sono minacce gravi. Servono azioni forti in difesa della biodiversità”

Tre milioni e mezzo di uccelli osservati e identificati nel weekend del 30 settembre e 1° ottobre in occasione dell’Eurobirdwatch, l’evento europeo più importante dedicato al birdwatching cui hanno partecipato oltre 15mila persone in 34 Paesi dell’Europa e dei Paesi dell’Asia centrale.

Lo rende noto la Lipu, che ha organizzato nel nostro Paese oltre 50 appuntamenti cui sono accorse migliaia di persone. Tra i quasi 24mila uccelli osservati in Italia, contati e divisi per specie, non sono mancate le rarità o rilevanti osservazioni ornitologiche, come le 136 spatole di cui 62 al Lago di Tarsia (Cosenza) 55 in Sicilia e in altre zone del paese, gli otto esemplari di gambecchio nano (in Sicilia al Biviere di Gela, alle Saline di Priolo e, nel Lazio, all’Oasi Lipu Castel di Guido), un raro esemplare di lui verde nell’Oasi Lipu Cave di Gaggio, in provincia di Venezia e un albastrello. Nel complesso, le specie più viste sono state l’airone guardabuoi, il germano reale e lo storno.

Nel complesso delle osservazioni effettuate in Europa/Asia Centrale sul podio delle più presenti sono finite, nell’ordine, l’oca facciabianca, il colombaccio e lo storno. Tra le rarità troviamo il calandro maggiore (osservato in Austria e Belgio), 122 esemplari di oca lombardella maggiore (Lago Kerkini, Grecia), il luì di Radde (Svezia), il piviere dorato del Pacifico (Ungheria), la pavoncella gregaria (Uzbekistan), lo zigolo minore (Olanda) e altre numerose specie rare.

Il Paese col maggior numero di eventi è stata l’Ungheria (161), quello col maggior numero di partecipanti la Grecia(3mila) mentre la Finlandia è prima per numero di uccelli censiti (1,5 milioni).

Venendo al “Big Day”, la Lipu aveva organizzato quattro gare. Nella prima il premio era riservato a chi avrebbe visto più allodole: hanno vinto i volontari della Lipu Trento, ne hanno conteggiate 26 alle Viote del Monte Bondone (TN); nella seconda gara, che prevedeva l’avvistamento di una specie “segreta” e svelata solo oggi (il moriglione), ha vinto la Riserva naturale Santa Luce (PI) che ne ha osservati 102. Nella terza gara, inoltre, si premiava il maggior numero di specie avvistate: l’ha spuntata laRiserva di Torrile e Trecasali, che ne ha conteggiate ben 72. Infine, il gruppo di volontari della Lipu delle sezioni di Viterbo-Civitavecchia-Trevignano romano si sono aggiudicati il premio per il maggior numero di partecipanti, ben 401 alle Saline di Tarquinia.

Stiamo vivendo un periodo difficile per l’ambiente e la fauna selvatica – dichiara Alessandro Polinori, presidente della Lipunel quale i cambiamenti climatici cambiano le abitudini migratorie degli uccelli e lo stato dei luoghi dove sostano durante il viaggio, minacciandone la sopravvivenza. E una manifestazione così bella e importante come l’Eurobirdwatch serve anche a sottolineare la necessità di politiche e azioni per la natura. In questo senso non possiamo che auspicare una rapida approvazione della legge europea della Restoration law, con i previsti ripristini degli ambienti naturali, e la piena attuazione delle strategie europea e italiana per la biodiversità”.

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L'Eurobirdwatc 2023 sulla Sila © L'Eurobirdwatc 2023 sulla Sila