Dl asset. associazioni scrivono a Mattarella “Palesi incostituzionalita’ e rischi per il Paese”
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"Su piombo e calendari venatori Parlamento succube degli interessi di armieri e cacciatori”.
Le associazioni ENPA, LAC, LAV, LEIDAA, Legambiente, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, Federazione Nazionale Pro Natura, OIPA e WWF Italia hanno trasmesso una nota al Presidente della Repubblica per segnalare le gravi ed evidenti incostituzionalità presenti nel testo di conversione del DL Asset a seguito degli emendamenti inseriti al Senato.
Il testo, dopo l’approvazione del Senato con voto di fiducia, è stato votato anche dalla Camera dei Deputati, sempre con la formula blindata della questione di fiducia.
Le associazioni puntano il dito sullo stravolgimento dell’articolo 11 che nella sua versione originaria disponeva la concessione di aiuti economici nei confronti dei viticoltori che hanno subito danni dalle piogge primaverili per poi essere integrato con emendamenti del tutto estranei per argomento su piombo e caccia.
“Questo articolo – dichiarano le associazioni - è incostituzionale perché è stato stravolto con l’inserimento di una serie di regalie a produttori di munizioni tossiche da caccia e al mondo venatorio, del tutto estranee al testo originario. Il Parlamento è arrivato al punto di violare il Regolamento europeo approvato per fermare l’inquinamento da piombo nelle zone umide.
È assurdo che i parlamentari di maggioranza aggirino la norma europea, direttamente applicabile nel nostro ordinamento e che punta a tutelare la salute di tutti ponendo limiti all’utilizzo di una sostanza tossica, solo per soddisfare gli interessi di chi vende munizioni tossiche e di una categoria, quella dei cacciatori, priva della benché minima attenzione alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente.
L’irresponsabilità dei cacciatori, e dei parlamentari che hanno fatto proprie queste istanze, è giunta al punto di stravolgere anche l’art. 56 del Codice del Processo Amministrativo che consente ai giudici di sospendere atti amministrativi che possano portare pregiudizio imminente alla biodiversità, pur di continuare a sparare a specie minacciate o in aree protette o in tempi vietati.
Abbiamo portato all’attenzione del Presidente della Repubblica tanta assurda follia affinché, nel rispetto delle Sue prerogative, possa restituire con la forza della moral suasion della massima carica dello Stato dignità alla tutela dei diritti di tutti i cittadini e della salute di ambiente, animali e persone e porre il Paese al riparo da condanne delle Corti nazionali ed europee”.