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Cop15, Lipu: buono l'accordo ma servono road map e scadenze verificabili"

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Protezione del 30% del territorio e degli oceani entro il 2030. Accordi positivi anche per finanza e diritti delle comunità locali ma mancano ancora impegni concreti.

Lipu: “Buoni i propositi generali e gli sforzi fatti, ma serve una road map precisa e scadenze verificabili”. L'associazione lancerà nelle prossime ore la Campagna “We are nature” per il ripristino della natura europea, domani in discussione al Consiglio Ambiente Europeo

“Le speranze di rallentare e fermare il grave declino che ha colpito la biodiversità a livello mondiale escono rafforzate dall’esito della COP 15 di Montreal, ma c’è ancora un gap sull'attuazione delle misure proposte e c'è inoltre da agire subito a livello europeo tramite la Restoration Law”.

E’ il commento della Lipu-BirdLife Italia dopo la conclusione della COP 15, la 15esima Conferenza delle parti della Convenzione sulla biodiversità (Cbd) delle Nazioni Unite che si è svolta a Montreal dal 7 al 19 dicembre.

Il testo del Global biodiversity Framework pubblicato oggi dalla Conferenza delle parti contiene l’importantissimo obiettivo 30x30, ossia l’impegno a proteggere e conservare il 30% del territorio e degli oceani entro il 2030, obiettivo raggiunto dopo anni di dibattiti e contrattazioni.

La Conferenza ha inoltre riconosciuto la necessità di affrontare il declino delle specie e intraprendere azioni di gestione urgenti per ridurre il rischio di estinzione entro il 2030. Positivo anche lo sforzo a livello finanziario, con l’impegno preso di aumentare il livello delle risorse finanziarie in modo sostanziale e progressivo, entro il 2030, mobilitando almeno 200 miliardi di dollari all’anno.

“La COP 15 ha prodotto decisioni importanti, grazie all’impegno dei governi e la maratona finale della scorsa notte - afferma Claudio Celada, direttore Area conservazione della Lipu - Tuttavia a questi impegni non si aggiungono elementi concreti e misurabili, e ciò rischia di vanificare gli sforzi fatti. Servono invece delle road map concrete cui far seguire un'azione degli Stati ad agire subito.

"Altrettanto fondamentale - aggiunge Celada - è che l'Europa approvi al più presto la proposta di legge per il ripristino della natura, la cosiddetta Restoration Law #RestoreNature di cui domani comincerà la discussione tra i ministri europei dell'Ambiente, tra cui il nostro Gilberto Pichetto Fratin. Si proceda con determinazione e urgenza. Il grave stato in cui versa la biodiversità lo impone come assoluta priorità”.

 

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