Comelico e valle dell'Ansiei (BL): fissata l'udienza del Consiglio di Stato
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Se l’area del Comelico e della valle dell’Ansiei rimarrà un’area meritevole di tutela in virtù dei preziosi paesaggi che conserva verrà stabilito già alla prossima udienza del Consiglio di Stato fissata per il 15 giugno.
Lo ha deciso il 19 gennaio scorso il Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta delle associazioni ambientaliste di fissare a data ravvicinata l’udienza pubblica di merito (15 giugno), considerata la complessità delle questioni trattate dalla sentenza del Tar del Veneto il quale, lo scorso mese di agosto, aveva annullato il decreto del ministero dei Beni culturali di dichiarazione di notevole interesse pubblico per l’area del Comelico e della valle dell’Ansiei, in provincia di Belluno.
La decisione del Consiglio di Stato, scaturita dai due ricorsi in appello presentati dal ministero stesso, attraverso l’avvocatura dello Stato, e dalle associazioni Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness, mostra l’estrema attenzione riposta dal Giudice all’esigenza di avere certezza a breve sulle tutele paesaggistiche che avevano suscitato la reazione dei Comuni interessati, della Provincia di Belluno e della Regione Veneto, timorosi che il decreto ministeriale potesse limitare lo sviluppo dell’area e favorire lo spopolamento della montagna.
All’udienza pubblica di merito si discuterà sia dell’atto di appello del ministero della Cultura che di quello delle associazioni ambientaliste, garantendo così un pieno contradditorio e affrontando i motivi che hanno portato alla presentazione degli appelli.
“Durante l’udienza del 19 gennaio scorso – dichiarano Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness - abbiamo fatto presente che è interesse di tutte le parti coinvolte nel giudizio avere, a breve, un pronunciamento del Consiglio di Stato, anche rispetto ai procedimenti in corso relativi alla pianificazione comunale e alla realizzazione di nuovi interventi.
“Le motivazioni che ci spingono a portare avanti questa azione a sostegno della dichiarazione ministeriale di rilevante interesse pubblico - dichiarano le associazioni - è la convinzione che questa sia una duplice opportunità per i territori e per l’ambiente; infatti questa dichiarazione dovrebbe essere vista come un volano per un rilancio nuovo, veramente “green”, che abbracci i settori del turismo, dello sviluppo del territorio e della cultura. Invece che contrastata dalle amministrazioni locali, in nome di infondati timori, potrebbe essere un’opportunità per accedere a fondi nazionali ed europei, destinati alle aree tutelate, ed infine essere il primo passo per estendere il riconoscimento Unesco.
“Il nostro invito alle comunità locali – concludono Italia Nostra, Lipu e Mountain wilderness - è dunque quello di cogliere questa opportunità per costruire un futuro veramente sostenibile”.