Caccia, lettera a MiTe e Ispra e diffida a Regioni su calendario venatorio
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Le regioni predispongano calendari venatori che rispettino rigorosamente il divieto di caccia nel periodo di migrazione prenuziale degli uccelli, attenendosi in maniera puntuale alle indicazioni derivanti dal processo di revisione europeo dei Key Concepts ed evitando di arrecare danno al patrimonio naturale dello Stato.
Lo scrivono le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF Italia in una lettera-diffida inviata alle regioni italiane, in fase di predisposizione di calendari venatori, e in un’ulteriore missiva trasmessa a Ministero della Transizione ecologica e Ispra ai quali si chiede di agire affinché le esigenze di tutela della biodiversità siano pienamente rispettate.
“Con la chiusura del nuovo documento europeo dei Key Concepts, giunto al termine di un iter di valutazione di tutti i dati congrui disponibili, è giunta la conferma delle date di inizio della migrazione prenuziale in Italia, in taluni casi persino anticipate rispetto al precedente documento ufficiale. In considerazione del rigoroso divieto di abbattere gli uccelli in questa fase biologica, sancito da Direttiva Uccelli e legge italiana, è dunque indispensabile che le regioni emanino calendari venatori adeguati, che prevedano tra le altre cose la chiusura entro il 31 dicembre della caccia ai turdidi (Tordo sassello, Tordo bottaccio, Cesena) ed entro il 10 gennaio della caccia agli uccelli acquatici.
“L’alibi dell’incertezza sulle date di inizio della migrazione preriproduttiva, utilizzato negli anni passati da varie regioni, è quindi oggi decaduto. Le regioni hanno a disposizione un quadro chiaro su come agire, peraltro rafforzato dai dati del nuovo Atlante europeo della migrazione, commissionato dal Ministero della Transizione ecologica e realizzato dai massimi esperti europei del settore, che conferma e rafforza le conoscenze scientifiche.
“Per queste ragioni abbiamo diffidato le Regioni dall’adottare calendari venatori inadeguati e abbiamo richiesto di correggere i calendari già emanati. Al tempo stesso, abbiamo scritto a Ispra, affinché emani pareri che tengano conto in modo puntuale dei Key Concepts, e al Ministero della Transizione ecologica affinché vigili attivamente sulla protezione degli uccelli migratori, capitale naturale dello Stato e patrimonio indisponibile di biodiversità, costituzionalmente tutelato.
“In caso contrario ci vedremo costretti a ricorrere alla magistratura amministrativa e contabile per l’accertamento del danno erariale provocato, nonché ad informare la Commissione europea dell’ennesima e questa volta chiaramente dolosa violazione italiana della Direttiva europea per la conservazione degli uccelli selvatici”.