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Caccia, associazioni a Governo e Parlamento: "Fermare gli emendamenti su munizioni al piombo"

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Ennesima forzatura di Governo e maggioranza per accontentare le folli richieste di lobby delle armi e cacciatori. Modifiche contrarie a Costituzione e norme europee.

Le associazioni ENPA, Federazione Nazionale Pro Natura, LAC, LAV, LEIDAA, Legambiente, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, OIPA e WWF Italia hanno scritto ai ministri di Ambiente e Salute, nonché ai presidenti delle commissioni parlamentari per segnalare le gravi violazioni delle normative nazionali ed europee che si determinerebbero se si approvassero gli “emendamenti avvelenati” presentati da alcuni senatori di maggioranza nell’ambito del Disegno di Legge di conversione del Decreto “Asset”.

Gli emendamenti puntano a distruggere i pilastri della tutela della salute e della biodiversità, attraverso la disapplicazione del Regolamento europeo che limita l’uso delle munizioni in piombo, altamente tossico per persone, animali e ambiente, e la cancellazione di ogni forma di controllo della caccia, sia sul piano scientifico, attraverso la cancellazione dell’obbligo di richiedere i pareri ISPRA sui calendari venatori; sia sul piano istituzionale e giudiziario, consentendo alle Regioni di decidere liberamente quali specie animali dichiarare cacciabili e impedendo ai giudici di sospendere la caccia anche in casi di particolare gravità ed urgenza.

“E’ grave per il Paese e per le istituzioni parlamentari voler sfruttare l’esame di un provvedimento che si occupa di tutt’altro come il Decreto Legge “Asset” (all’esame nelle Commissioni ambiente e agricoltura del Senato) per introdurre norme che mettono a rischio la salute pubblica e che aprono alla distruzione della nostra biodiversità. E’ altrettanto grave che le Istituzioni della Repubblica espongano tutti i cittadini, cacciatori compresi, al rischio di essere avvelenati e si schierino dalla parte di chi vuole violare la legge eliminando le norme che danno fastidio, piuttosto che sostenere l’azione di chi, come le associazioni ambientaliste, garantisce la legalità. Altrettanto assurdo che le associazioni venatorie preferiscano continuare ad avvelenare i loro stessi cacciatori e a far contaminare l’ambiente, solo per evitare che i loro associati spendano qualche euro in più per acquistare nuove munizioni atossiche e per far contenta la lobby delle armi che vuole smaltire le vecchie e velenose munizioni al piombo. Queste scellerate modifiche – concludono le associazioni - espongono l’Italia a plurime violazioni dei regolamenti e delle direttive europee, con elevatissimo rischio di condanne della Corte di giustizia europea e multe salate da pagare a carico di tutti i cittadini italiani.

Le associazioni rivolgono quindi un appello al Governo e al Parlamento affinché esprimano parere contrario a tale follia e chiedano il ritiro degli “emendamenti avvelenati”.
 

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