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Taccola © Michele Mendi

Taccola

Coloeus monedula

Ordine
Passeriformes
Famiglia
Corvidae
Nome scientifico
Coloeus monedula
Habitat
Ambienti urbani
- altri habitat
Rupi
Strategia migratoria
Sedentaria
Apertura alare
67-74 cm
Lunghezza
33-34 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

LC - Minor preoccupazione
Stato di conservazione
Favorevole
Ascolta il canto

Francesco Sottile - xeno-canto.org - Creative Commons

Descrizione

La Taccola è un Corvide di dimensioni relativamente piccole, circa 2/3 di una Cornacchia grigia. La maggior parte del piumaggio è nero o grigiastro tranne che nelle guance, nella nuca e nel collo, che sono grigio chiaro o grigio argento che le conferiscono un aspetto elegante. L’iride è celeste, unica specie del genere Corvus in Europa, ad avere questa caratteristica. Presenta una lunghezza di 33-34 cm, un’apertura alare compresa tra 67 e 74 cm e un peso tra 179 e 259 grammi. 

Nidifica in ambienti rupestri, sedi naturali e primitive per la specie, quindi su ponti di strade e ferrovie e viadotti delle autostrade e, nei centri urbani, in edifici storici ricchi di nicchie quali torri, campanili, palazzi, castelli. L’espansione della Taccola nelle città italiane, iniziata negli anni ‘50 del secolo scorso, è da attribuire al fatto che nei centri urbani la specie trova condizioni ideali all’insediamento: alta densità di piccioni domestici (si ciba delle loro uova e pulcini), ridotta pressione predatoria e persecuzione umana e abbondanza di siti idonei alla nidificazione. Tra le specie di Corvidi presenti nelle città italiane la Taccola è quella che occupa più frequentemente i settori centrali cittadini, spesso coincidenti con i centri storici. Nidifica soprattutto dal livello del mare fino a 700-800 m, scarsa fino a 1.000 m e molto rara fino a 1.500 m (in Sicilia). Il nido viene costruito in cavità possibilmente spaziose, con ingresso relativamente stretto, su pareti rocciose, edifici o manufatti; viene costruito da entrambi i componenti della coppia, ha una forma a coppa ed è composto da rametti, pezzi di carta, ciuffi erbosi, radici, piume, lana. Di solito viene rioccupato per più anni. Specie fortemente gregaria, può formare colonie anche di centinaia di individui, anche frammista con altri Corvidi; ad esempio sulle Alpi occidentali piemontesi la Taccola può coabitare in colonie miste su pareti rocciose con Gracchio alpino e Gracchio corallino, occupando però la porzione della parete in cui è presente solo il Gracchio corallino e scegliendo, rispetto a quest’ultimo, cavità per il nido con fori d'entrata più stretti.

In primavera-estate si nutre soprattutto di insetti e altri invertebrati, anche come nutrimento per i nidiacei, e preda, in città, uova e pulcini dei piccioni, ma per tutto l’anno l’alimentazione comprende anche i vegetali, che diventano prevalenti durante l’inverno (germogli, semi, granaglie, bacche, frutta). 

L’areale riproduttivo comprende il Nord Africa maghrebino e gran parte dell’Europa, spingendosi a settentrione fino al sud della penisola scandinava e alle coste meridionali del Mar Baltico. E’ presente anche in Asia, dove si spinge fino all’area himalayana ed alla Siberia occidentale.

In Italia la Taccola è nidificante, sedentaria e migratrice regolare e ha una distribuzione ampia anche se piuttosto disomogenea sulla Penisola, sulle isole maggiori e su alcune piccole isole sarde. Risulta assente o scarsa in gran parte delle Alpi, ad eccezione del fondovalle, e nella Pianura Padana centro-orientale.

Lo Status

La Taccola ha in Italia uno stato di conservazione favorevole, a causa di un’espansione di areale e di un incremento demografico che è iniziato nella seconda metà del Novecento (a partire dagli anni ’50, ma il momento di maggiore colonizzazione dei centri urbani è avvenuto negli anni '70 e '80) e che in diverse regioni sta parzialmente continuando. Anche a livello continentale lo stato di conservazione della specie è favorevole. La popolazione italiana conta 50.000-100.000 coppie e il trend appare in aumento negli ultimi decenni.

Praticamente assenti risultano le informazioni sul successo riproduttivo e su altri parametri demografici chiave per la specie (un dato disponibile: 1,14 giovani per coppia in provincia di Pisa).

Le Minacce

Il disturbo antropico può ridurre il successo riproduttivo della specie. È possibile che azioni dirette alla limitazione dei piccioni di città (chiusura dei siti di nidificazione) e le ristrutturazioni in genere degli edifici possano penalizzare la Taccola. Localmente sono stati registrati episodi di persecuzione diretta, atteggiamento ingiustificato in virtù della considerazione che la specie, competendo per i nidi con il Piccione domestico e predandone le covate, costituisce un naturale elemento di contenimento di una specie ritenuta problematica. La disponibilità di cavità influenza positivamente il numero di coppie riproduttrici.

A Roma sono stati individuati tre fattori critici per il successo della nidificazione della specie: il disturbo umano, la predazione da parte della Cornacchia grigia e la disponibilità di cavità. In alcuni casi le cause del fallimento dei nidi includono la predazione da parte di Rattus norvegicus.

La Tutela

La Taccola non necessita, allo stato attuale, di particolari misure di conservazione. Per evitare casi di persecuzione umana diretta ai danni della specie, può comunque essere utile diffondere maggiori conoscenze sul ruolo che può svolgere per contenere le popolazioni di piccione domestico nelle città.

Essendo una specie coloniale e abbondante non è possibile formulare un valore di riferimento favorevole (FRV).

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Taccola © Michele Mendi