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Rampichino alpestre © Luigi Sebastiani

Rampichino alpestre

Certhia familiaris

Ordine
Passerifomes
Famiglia
Certhiidae
Nome scientifico
Certhia familiaris
Habitat
Foreste
Strategia migratoria
Sedentaria
Apertura alare
17,5-21 cm
Lunghezza
12,5 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

LC - Minor preoccupazione
Stato di conservazione
Favorevole
Ascolta il canto

Descrizione

Molto simile al “Rampichino comune, il Rampichino alpestre è un Passeriforme lungo circa 12 centimetri e dal peso non superiore ai 12 grammi. Possiede un’ottima capacità mimetica grazie al colore del dorso, marrone screziata di bianco, molto simile a quello della corteccia degli alberi sui quali si arrampica. Le parti inferiori sono praticamente candide, quasi lucenti, fra gola e alto petto, e sfumate di fulviccio su fianchi, ventre e sottocoda. Presenta un sopracciglio chiaro piuttosto accentuato. I sessi sono simili. Il canto è di fondamentale importanza per la sua identificazione rispetto al Rampichino comune e consiste in una strofa lunga circa 3 secondi che si compone di due serie di trilli sibilanti, il primo di note più staccate e il secondo di andamento più chiaramente discendente.

Nidifica in boschi di conifere maturi e freschi, puri o misti, con netta predilezione per peccete, abetine e vecchie laricete miste ad abeti rossi, di norma di età superiore ai 60 anni; localmente frequenta cembrete, rimboschimenti di conifere, faggete, pinete di Pino montano e di Pino silvestre, con densità però bassissime in formazioni pure di queste ultime tre tipologie forestali. Nelle Alpi predilige i boschi di Larice puri o misti ad altre conifere e le peccete umide; negli Appennini è legato soprattutto alle faggete d’alto fusto. Nidifica in coppie sparse e il nido viene costruito in cavità di tronchi, più tipicamente nella fessura di un lembo di corteccia sollevata, ma anche in anfratti di costruzioni e manufatti, tra 1 e 4 m di altezza.

La dieta è costituita soprattutto da Insetti e ragni in tutti i loro stadi di sviluppo, solo limitatamente integrata da semi nell’autunno-inverno. Usando la coda rigida come punto d'appoggio, il Rampichino alpestre è in grado di arrampicarsi lentamente a spirale sul tronco di un albero, cercando le prede in ogni fessura della corteccia; una volta raggiunta la cima, vola su un altro albero e ricomincia di nuovo la sua caccia dalla base del tronco.

Specie distribuita in buona parte dell’Eurasia centrale e settentrionale, dall’Irlanda alla Siberia. Il suo areale si spinge verso est fino alla Corea e a ovest comprendendo l’America centro-settentrionale. In Nord Europa nidifica a quote basse, mentre in Europa meridionale (ad es. Spagna e Italia) è tipico delle regioni montuose. La popolazione settentrionale è parzialmente migratrice, mentre quella meridionale è residente. 

In Italia la specie è sedentaria e nidificante su Alpi e Appennino centrale, con nuclei più frazionati su quello settentrionale e meridionale. Risulta più diffuso dai 1.200-1.400 ai 1.900-2.100 m, ed è segnalato a quote minime di 800-1.000 m in Valle d'Aosta e 700-800 m in Carnia e massime di 2.200 m nelle Alpi piemontesi.

Lo Status

La specie presenta uno stato di conservazione favorevole in Italia e in Europa.  La popolazione italiana è stimata in 30.000-100.000 coppie, con tendenza alla stabilità.

Per quanto concerne i parametri riproduttivi, in Trentino, nel Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino, su 8 nidi artificiali, 5 risultavano occupati con una percentuale di occupazione del 62,5%.

Le Minacce

La specie è strettamente legata ad ambienti forestali non particolarmente soggetti a rischi di trasformazione. I cambiamenti climatici potranno portare nei prossimi decenni ad uno spostamento verso nord dell’areale riproduttivo attuale, con frammentazione nelle parti centrali e abbandono dei settori riproduttivi meridionali (Appennini).

La Tutela

Occorre prevedere strategie selvicolturali volte al rilascio di piante annose e marcescenti che possono ulteriormente favorire la specie, così come localmente apporre cassette nido. 

La distribuzione e l’ecologia della specie sono sufficientemente note per il Centro-Nord Italia, ma mancano dati di densità e successo riproduttivo a livello nazionale e in particolare nelle bioregioni continentale e mediterranea nelle quali attualmente la sua distribuzione e il suo status sono ancora poco conosciuti.

Per gli ambienti forestali più idonei e continui, quali boschi di conifere e misti, presenti su Alpi, Prealpi e Appennini si propone come valore di riferimento favorevole (FRV) una densità riproduttiva pari a 3 coppie/10 ha.

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Rampichino alpestre © Luigi Sebastiani