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Piviere dorato © Vincenzo Iacovoni/Shutterstock

Piviere dorato

Pluvialis apricaria

Ordine
Charadriiformes
Famiglia
Charadriidae
Nome scientifico
Pluvialis apricaria
Strategia migratoria
Migratrice a lungo raggio
Apertura alare
67-76 cm
Lunghezza
26-29 cm
Ascolta il canto

Descrizione

Il Piviere dorato è un limicolo di medie dimensioni che si muove sul terreno in modo simile a una Pavoncella, ma con portamento più eretto quando corre e soprattutto quando si arresta e se allarmato. In periodo riproduttivo il piumaggio è superiormente bruno con sfumature dorate, mentre le parti inferiori sono più appariscenti per la presenza di un’ampia e caratteristica area nera, molto variabile per estensione e per omogeneità. Al di fuori del periodo riproduttivo il piumaggio risulta meno appariscente con la scomparsa della macchia nera sul petto, che rimane leggermete scuro, striato. Il sottoala è sempre bianco brillante e risulta diagnostico quando è in volo per distinguerlo dalla simile Pivieressa. La lunghezza è compresa tra 26 e 29 cm e l’apertura alare tra 67 e 76 cm, per un peso di 140-295 grammi. 

Nidifica in vari tipi di tundra artica o artico-alpina, insediandosi in ambienti aperti, umidi, ma anche in brughiere basse o da poco percorse dal fuoco, pascoli, torbiere. Durante lo svernamento frequenta ambienti aperti di vario tipo, prediligendo prati falciati o pascoli, stoppie, campi mietuti e altri ambienti coltivati, praterie allagate. Presso le coste evita le zone soggette a marea, sabbia e fango, preferendo terreni aperti più distanti dalla battigia; nel complesso, condivide l’habitat invernale frequentemente con la Pavoncella e meno con gli altri limicoli. Necessita di ambienti con erba bassa, predilige la presenza di tessere più umide e tende ad utilizzare ambienti diversi durante il giorno e la notte.

Lombrichi, Coleotteri, Molluschi, Crostacei e semi costituiscono la dieta fondamentale di questa specie.

Il Piviere dorato è una specie paleartica la cui distribuzione si estende dall’Islanda alla Siberia, con piccoli numeri che nidificano anche in Groenlandia. Circa la metà della popolazione europea nidifica in Islanda. Questi uccelli sono parzialmente migratori in Gran Bretagna ed Irlanda, pienamente migratori altrove. I quartieri di svernamento sono localizzati in Europa occidentale (Gran Bretagna, Olanda e fino alla Penisola Iberica), nel bacino del Mediterraneo (comprese le coste maghrebine), ed anche ad est-sudest, dalla Turchia alle coste meridionali del Mar Caspio. In occasione di inverni miti la maggior parte dei pivieri dorati rimane in Europa, soprattutto nelle regioni centrali.

In Italia è specie migratrice e svernante regolare. I migratori più precoci si osservano dalla fine di settembre, anche se il movimento diviene intenso in ottobre e novembre. La migrazione pre-riproduttiva si svolge in febbraio-marzo, con ultimi avvistamenti in aprile. Durante la migrazione frequenta le coste della Penisola e la Pianura Padana interna. In inverno è più frequente nella Pianura Padana centro-orientale, nell’Alto Adriatico, lungo la costa tirrenica, in Puglia, Sicilia e Sardegna.

Lo Status

Il Piviere dorato ha uno stato di conservazione favorevole a livello europeo.

Il numero di individui svernanti in Italia viene stimato in 15.000-22.000. Rispetto alla Pavoncella, la specie con la quale è più spesso associato, è presente circa in metà siti, con una consistenza totale pari a un decimo.

Le Minacce

Un declino dei pivieri dorati svernanti nella Pianura Padana interna (Piemonte, Lombardia) è stato rilevato a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, probabilmente per perdita o degrado degli habitat idonei, come la scomparsa delle marcite (prati ad allagamento invernale); la progressiva riduzione del pascolo in favore di metodi di allevamento intensivi, peraltro nocivo per molte altre specie, può avere conseguenze negative anche per questo limicolo.

La Tutela

La qualità delle informazioni sulle popolazioni svernanti è da ritenersi buona, grazie al censimento standardizzato degli uccelli acquatici svernanti (IWC) sul territorio nazionale, coordinato dall’INFS. I dati relativi alla presenza e quantità dei migratori sono invece molto più localizzati e relativi a casi più o meno locali e specifici.

Si tratta di una specie che presenta uno stato di conservazione sfavorevole a livello di Unione Europea e pertanto è importante conservare i principali siti di sosta e di svernamento. Il mantenimento dei pascoli e delle coltivazioni erbacee (ad esempio le marcite della Pianura Padana) in aree pianeggianti e costiere può garantire la conservazione di ambienti idonei allo svernamento del Piviere dorato in Italia.

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Piviere dorato © Vincenzo Iacovoni/Shutterstock