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Piovanello tridattilo © Roberto Parmiggiani

Piovanello tridattilo

Calidris alba

Ordine
Charadriiformes
Famiglia
Scolopacidae
Nome scientifico
Calidris alba
Strategia migratoria
Migratrice a lungo raggio
Apertura alare
40-45 cm
Lunghezza
20-21 cm
Ascolta il canto

Stanislas Wroza - xeno-canto.org - Creative Commons

Descrizione

Il Piovanello tridattilo è un limicolo di piccole dimensioni; è lungo 20-21 cm per un’apertura alare di 40-45 cm. Gli adulti in inverno appaiono tipicamente molto chiari (da cui deriva il nome latino) con parti inferiori bianche, zampe nere e becco dritto e breve. In volo si notano le timoniere centrali nere, le copritrici delle remiganti nere e la netta fascia alare bianca. Durante il periodo primaverile il mantello dell’adulto è molto più scuro e le copritrici alari appaiono solo marginate di bianco; anche la testa e il petto risultano più scuri.

Nidifica nella tundra artica, ad altitudini variabili dal livello del mare fino a 800 m di quota. Al di fuori della stagione riproduttiva è presente soprattutto su spiagge sabbiose e, meno frequentemente, in aree fangose, lagune e saline. Si alimenta anche su coste rocciose, preferendo le zone ricoperte da alghe e materiale spiaggiato. Durante la migrazione può effettuare brevi soste in zone umide interne; in Italia è stato osservato infatti anche nelle risaie e sulle sponde di fiumi e laghi.
Il Piovanello tridattilo si ciba di piccoli Crostacei, Molluschi, vermi marini, Insetti acquatici e loro larve, germogli di salicornie e alghe.

È una specie migratrice con un vasto areale riproduttivo artico ed un'ampia distribuzione invernale che interessa Americhe, Africa, Europa sud-occidentale, Asia meridionale, Micronesia ed Australia. L'areale riproduttivo abbraccia invece il Canada artico, i settori settentrionali della Groenlandia, le Isole Svalbard e la Siberia centro-settentrionale. Il Piovanello tridattilo è un migratore a lungo raggio che tende a migrare con lunghi voli ininterrotti grazie alla capacità di accumulare rilevanti riserve di grasso. Uccelli catturati in Sud Africa hanno mostrato di poter accumulare depositi di grasso sufficienti a compiere un volo di 5.000 km, così da poter raggiungere la Groenlandia nordorientale in estate. Le popolazioni rilevanti per le zone di transito europee e mediterranee sono quelle della Groenlandia e della Siberia settentrionale. In Europa sverna regolarmente in Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, lungo le coste meridionali del Mare del Nord e lungo le coste atlantiche dalla Francia al Portogallo e nel Mediterraneo.

In Italia è specie migratrice regolare e svernante scarsa, relativamente abbondante nelle regioni con spiagge sabbiose e zone umide costiere, sia durante la migrazione primaverile, tra la metà di aprile e la fine di maggio, che durante quella autunnale, dall’inizio di agosto alla metà di settembre. È molto più raro e localizzato durante i mesi invernali, soprattutto nell’Alto Adriatico, costa tirrenica, Puglia e Sardegna.

Lo Status

Il Piovanello tridattilo ha uno stato di conservazione favorevole a livello europeo. La consistenza della popolazione svernante in Italia è di 100-800 individui.

Le Minacce

Come per le altre specie di piovanelli, l’aspetto più importante per la conservazione delle popolazioni di Piovanello tridattilo in migrazione attraverso l’Italia è il mantenimento e la corretta gestione delle zone umide costiere. Di particolare importanza risultano le foci dei fiumi, anche se di piccole dimensioni, aree che sono spesso soggette a pesanti forme di degrado o di distruzione completa (banchinamento).

La Tutela

La qualità delle informazioni sulle popolazioni svernanti è da ritenersi buona, grazie al censimento standardizzato degli uccelli acquatici svernanti (IWC) sul territorio nazionale, coordinato dall’ISPRA. I dati relativi alla presenza e quantità dei migratori sono invece molto più localizzati e relativi a casi più o meno locali e specifici.

Si tratta di una specie che presenta uno stato di conservazione favorevole a livello europeo come svernante. In ogni caso, è importante conservare i principali siti di sosta e svernamento, in particolare quelli costieri, preservandoli da eccessivo disturbo antropico.

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Piovanello tridattilo © Roberto Parmiggiani