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Moretta tabaccata © Francesco Simonetta

Moretta tabaccata

Aythya nyroca

Ordine
Anseriformes
Famiglia
Anatidae
Nome scientifico
Aythya nyroca
Habitat
Zone umide e ripariali
Strategia migratoria
Migratrice a corto raggio
Apertura alare
60-67 cm
Lunghezza
38-42 cm
Lista rossa italiana
Estinto Minacciato Rischio minimo

EN - In Pericolo
Stato di conservazione
Inadeguato
Ascolta il canto

Descrizione

Anatra tuffatrice di dimensioni medio-piccole. Come accade anche per altre specie di Anatidi, la differenza cromatica tra i maschi e le femmine di Moretta tabaccata è molto accentuata. Il maschio adulto ha un piumaggio castano scuro, più scuro sul dorso e più chiaro sui fianchi, con penne sottocaudali e il ventre bianchi. La femmina è invece di colore marrone scuro, con sfumature rossastre sul capo. Le iridi sono bianche nel maschio e marrone scuro nelle femmine. La lunghezza è compresa tra 38 e 42 cm, l’apertura alare tra 60 e 67 cm e il peso in media non supera i 700 grammi.

Nidifica in zone umide d’acqua dolce soprattutto naturali anche di ridotta estensione, bordate da fitta vegetazione palustre. Tende a nidificare tra la vegetazione e vicino al bordo dell’acqua. La nidificazione è stata rilevata in Italia dal livello del mare fino ad un massimo di 1000 m in Campania (San Gregorio Matese, Caserta). In inverno frequenta soprattutto laghi e zone umide interne, più raramente altre zone umide.
La dieta è costituita da semi e altre parti di piante acquatiche e alghe e può includere anche invertebrati, piccoli pesci e rane.

È una specie a distribuzione paleartica, con l’areale riproduttivo caratterizzato da una distribuzione frammentata che si estende dall’Europa meridionale e occidentale fino alla Cina e Mongolia occidentali.

In Italia è migratrice regolare, svernante e nidificante scarsa. Negli ultimi anni (2010-2021) la sua nidificazione è stata accertata nelle zone umide dell’Alto Adriatico, nella Pianura Padana interna, in Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna con presenze nuove in Lombardia, Piemonte, Campania e Molise.

Lo Status

La Moretta ha in Italia uno stato di conservazione inadeguato e a livello continentale lo stato della specie non è favorevole.

La popolazione italiana conta 62-89 coppie distribuite in 24 siti e il trend della popolazione appare complessivamente in leggero incremento, mentre la popolazione complessiva nell’Unione europea è stimata in oltre 6.000 coppie, la maggior parte delle quali nidificanti in Romania. Cifre che corrispondono a circa la metà della popolazione globale della specie.

La popolazione svernante in Italia nel periodo 2000-2010 è variata tra 340 e 571 individui, e risulta distribuita soprattutto nelle regioni centro-meridionali e Sardegna, con tre siti di importanza internazionale: lago Trasimeno, foce del Simeto e zone umide di Mazara del Vallo. Più scarsa altrove, ad eccezione delle zone umide nel nord della Puglia.

Le Minacce

La Moretta tabaccata non tollera il disturbo da parte dell’uomo, e ancor meno l’inquinamento, purtroppo uno dei problemi che insiste maggiormente su ecosistemi delicati e a scarso ricambio idrico quali le zone umide, soffrendo in modo particolare anche il cambiamento del livello delle acque durante la fase di nidificazione, quando anche i predatori possono ridurre drasticamente tasso medio di sopravvivenza dei pulli.

Perdita e degrado dell’habitat e bracconaggio rappresentano comunque le principali minacce che pesano maggiormente sulla sopravvivenza della specie, mentre altri fattori di rischio sono dovuti a predazione dei nidi da parte di specie comuni o introdotte dall’esterno (alloctone), cattura accidentale in reti da pesca, bracconaggio frequente ancora soprattutto lungo la costa adriatica da nord a sud, avvelenamento da piombo, disturbo antropico e cambiamenti climatici.

La Tutela

La prima misura da mettere in atto affinché l’aumento registrato negli ultimi tempi possa consolidarsi è investire particolare attenzione e risorse nelle tre principali aree di nidificazione, e cioè Sicilia, le zone umide dell’Italia centrale e l’area padana sud-orientale.

Importantissimo in questo come in altri casi il coordinamento internazionale delle azioni da intraprendere, che consistono naturalmente in azioni di controllo sul bracconaggio, ma comprendono anche l’implementazione di strategie nazionali e locali per la tutela degli habitat di svernamento e nidificazione.

Altrettanto fondamentale sarebbe un approfondimento delle esigenze ecologiche della specie, per individuare i fattori in grado di aumentare il successo riproduttivo e soprattutto il tasso d’involo, anche se appare chiaro – pur non essendo possibile determinare con esattezza un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) – come la salute della Moretta tabaccata dipenda in larga parte dallo stato dell’habitat. Da monitorare anche l’eventuale aumento di ibridazione con il Moriglione, data la presenza di ibridi sempre più numerosi e frequenti, se rapportati alla popolazione complessiva.

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Moretta tabaccata © Francesco Simonetta